I FACTANONVERBA TORNANO CON “IMPOSSIBILE”, UN INVITO IN CHIAVE ROCK PER SOVVERTIRE LA CONCEZIONE MODERNA DEL TEMPO
L’iconico duo sardo Factanonverba, dopo una lunga gavetta iniziata nel 1996 e culminata con la pubblicazione di brani come “La Belle Epoque”, “Stessa Pelle” ed “NSP”, torna nei digital store con “Impossibile”.
Scritto a quattro mani dagli stessi Paolo Vodret e Marco Calisai – con mix e master a cura di Marco Simula dell’IKNO DROP Studios -, “Impossibile”, con grafiche a cura di Antonio Patta, è una pergamena musicale sorta dal calamaio emozionale della band, la cui penna, versatile e trasversale, è in grado di intingersi nella dimensione più intima dell’immaginario collettivo, per estrarne concetti, sentimenti e tematiche in ombra, riportandoli alla luce con la veemenza e l’ardore del rock.
Nel febbrile fluire di immagini iconiche, volte a rappresentare l’irrefrenabile scorrere delle lancette incastonate nell’orologio della vita e avvalorate da sfumature sonore magnetiche e travolgenti, i Factanonverba puntano il focus sulla concezione moderna del tempo, come raccontano:
«Il testo di questa canzone, nasce da alcune considerazioni sulla nostra vita, totalmente assorbita nell’incalzare sempre più irrazionale del tempo, tanto da farci agire spesso come automi in vista di un obiettivo, che in realtà non è per niente chiaro. Inseguiamo modelli fornitici dal mondo dei Media, consumiamo i momenti migliori della nostra esistenza a lavorare per produrre il minimo per la nostra sussistenza, ma il tempo scorre inesorabile, e tornare indietro è impossibile».
Ma se trasformare il passato, i nostri errori di valutazione ed ogni sbaglio commesso, è chiaramente “impossibile” – «recuperare il tempo perso è una chimera, non ha un gran senso rivalutare, rimpiangere» -, ciò che invece non lo è, è tentare di sovvertire la concezione contemporanea del tempo, l’agire individuale dal e nel momento presente per influire su quello comune, anche quando i condizionamenti e le abitudini bussano alla porta del nostro cuore assuefatto, portandolo a domandarsi se non è troppo tardi – «agire, sai, potrebbe ormai sembrare vano, chiedersi se ancora esiste un senso vero» -.
Un invito a prestare attenzione alla qualità di ogni nostro attimo, a ritagliarci il giusto spazio per comprendere la direzione in cui stiamo avanzando, osservandola e modificandola se necessario, fissando una meta che sia personale e soggettiva, anziché il mero frutto di un’imposizione sociale travestita da raccomandazione.
Dotati di una sensibilità analitica e descrittiva in grado di dar vita a liriche profonde, incisive ed anticonvenzionali, i Factanonverba sono l’emblema di quel cantautorato it-rock capace di trarre dalla frenesia del caos sociale per riportare la calma quiete nell’ordine naturale del percorso, intimo e proprio, di ciascuno di noi.
Biografia.
I Factanonverba sono un duo rock sassarese composto da Paolo Vodret (basso e arrangiamenti) e Marco Calisai (voce, chitarra, sinth e arrangiamenti). Con una lunga gavetta alle spalle, iniziata nel 1998, la band ha all’attivo una serie di release disponibili sui digital store, tra cui “Impossibile” (2022), una pergamena musicale sorta dal loro calamaio emozionale, la cui penna, versatile e trasversale, è in grado di intingersi nella dimensione più intima dell’immaginario collettivo, per estrarne concetti, sentimenti e tematiche in ombra, riportandoli alla luce con la veemenza e l’ardore del rock. Un invito a prestare attenzione alla qualità di ogni nostro attimo, a ritagliarci il giusto spazio per comprendere la direzione in cui stiamo avanzando, osservandola e modificandola se necessario, fissando una meta che sia personale e soggettiva, anziché il mero frutto di un’imposizione sociale travestita da raccomandazione. Dotati di una sensibilità analitica e descrittiva di raro riscontro, da cui emergono liriche profonde, incisive ed anticonvenzionali, i Factanonverba sono l’emblema di quel cantautorato it-rock capace di trarre dalla frenesia del caos sociale per riportare la calma quiete nell’ordine naturale del percorso, intimo e proprio, di ciascuno di noi.
Ufficio Stampa
Music and Media Press