Icona di una vita senza libretto d’istruzioni
SHEL SHAPIRO
Ci mostra il lato più disincantato del rock romantico…
DA VENERDÌ IN RADIO E IN DIGITALE
“LA LEGGENDA DELL’AMORE ETERNO”
Il nuovo emozionante singolo
che anticipa l’album di inediti in uscita a marzo 2022
Icona di una vita senza libretto d’istruzioni, SHEL SHAPIRO torna con un nuovo singolo che ci trasporta nell’universo più disincantato del rock romantico!
Da oggi, venerdì 10 dicembre, è in radio e disponibile in digitale “LA LEGGENDA DELL’AMORE ETERNO”, il nuovo singolo che anticipa un album di inediti in uscita il prossimo anno.
Scritta e composta da Shel Shapiro e prodotta dallo stesso Shel insieme a Filadelfo Castro, “La leggenda dell’amore eterno” è una ballad che riesce a unire l’irrazionalità di un uomo adulto allo sguardo sognatore di un bambino, per raccontare il complesso sentimento dell’amore, quello vero, che dovrebbe durare tutta la vita ma che, come tutte le favole, non si avvera quasi mai.
«Ho creduto pochissime volte nella vita all’amore eterno e ogni volta che ho creduto, purtroppo la favola non si è avverata. Ma eccomi sempre pronto a crederci di nuovo.» – afferma Shel Shapiro
La cover del singolo, scattata da Guido Harari, ritrae Shel affiancato da un compagno inusuale, un MAN TGX 18.510 total black, che riporta l’immaginario al mondo rock, sempre “on the road”. L’idea nasce dal sodalizio tra l’artista e MAN.
“In tanti anni di vita professionale – afferma Alessandro Smania, Direttore Marketing e Comunicazione di MAN Italia – non mi era mai capitato di ‘contaminarmi’ con il mondo della musica. Lavorare con Shel e Guido è stato molto stimolante oltre a un vero e proprio onore. Non abbiamo lasciato nulla al caso e Shel è entrato nel merito di ogni singolo dettaglio del modello identificato per lo scatto. Ha voluto scegliere personalmente il colore, le cromature e le personalizzazioni adesive riproducendo fedelmente quanto nel suo immaginario questi mezzi rappresentano. Sono orgoglioso di aver partecipato a questo progetto artistico perché sono convinto che anche in questo modo, se pur inusuale, venga evidenziato il lavoro di un intero settore e di un’intera categoria di lavoratori il cui valore è troppo spesso dimenticato”.
“Il camion fa parte di un’iconografia molto cara al rock, alla vita “on the road”, soprattutto alle tournée – racconta il fotografo Guido Harari – Senza i camion i grandi eventi musicali sarebbero impensabili: grazie a loro si spostano, da un paese all’altro, scenografie, impianti audio e luci, megaschermi e tutte le diavolerie tecnologiche oggi al servizio della musica dal vivo. In un contesto di backstage di un grande evento i camion sono imprescindibili. A volte mi sono trovato addirittura a montare dei set fotografici in mezzo ai camion. Ma con Shel è stato tutto diverso: è stato stimolante, quasi una sfida, provare a ricatturare l’energia e l’emozione che Shel ha provato salendo per la prima volta su un camion per le riprese del suo videoclip. Un mito nel mito. E la storia della musica non si ferma”.
Autore, arrangiatore e produttore ma anche attore di cinema, tv e teatro Shel Shapiro è un artista a 360 gradi, testimone e protagonista delle trasformazioni culturali dagli anni ’60 fino ad oggi.
Shel Shapiro nasce in Gran Bretagna da una famiglia ebrea di origini russe. All’inizio della sua attività di musicista in Italia ha rappresentato con grandissimo successo la più efficace e credibile presenza “beat” nel panorama musicale nazionale. La sua musica è diventata colonna sonora di quella generazione e i suoi concerti, ancora oggi, riescono a catalizzare l’attenzione di un pubblico trasversale, dai “giovani” della beat generation anni sessanta alle nuove generazioni. Mia Martini, Patty Pravo, Gianni Morandi, Mina, Raffaella Carrá, Riccardo Cocciante, Ornella Vanoni, Paco De Lucia, Luca Barbarossa, Carlos Beneven, I Decibel e Enrico Ruggeri, Bill Conti, Quincy Jones, Paul Buckmaster, Jose Luis Rodriguez: sono soli alcuni dei nomi con cui Shel Shapiro ha avuto collaborazioni artistiche. Come attore ha recitato in progetti cinematografici e televisivi, tra cui spiccano: Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970), Rita, la figlia americana (insieme a Totò) regia di Piero Vivarelli (1965), Finalmente la felicità, regia di Leonardo Pieraccioni (2011), Tutte le strade portano a Roma (All Roads Lead to Rome), regia di Ella Lemhagen (2015), La verità sta in cielo, regia di Roberto Faenza (2016), Ti presento Sofia, regia di Guido Chiesa (2018), Eldorado, regia di E. Galtafoni – film TV (2001), Capri 3 (2010) e Il restauratore 2, serie TV (2014). A febbraio di quest’anno è uscito il singolo “Non Dipende Da Dio” che insieme a “Vedrai Jerusalem” anticipa un album in uscita questo autunno.
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Ufficio Stampa Parole & Dintorni: Valentina Federico