Ci sono canzoni che non si limitano a raccontare una storia, ma diventano lo specchio fedele di un’emozione collettiva. “Fuori Tempo Massimo”, il singolo d’esordio di nikFM, è esattamente questo: un manifesto delicato e profondo per chi, almeno una volta nella vita, si è sentito inadeguato, in ritardo, fuori fase. Un brano che, pur partendo da una sensibilità cantautorale intima e malinconica, riesce a diventare universale.
Il debutto di nikFM, artista cremonese con un passato musicale fatto di rigore classico e introspezione rurale, sorprende per la sua maturità compositiva e per la cura maniacale dei dettagli. Ci sono voluti due anni di lavoro per dare forma a “Fuori Tempo Massimo”, brano completamente auto-prodotto e supportato da una vera orchestra di 34 elementi. Un progetto ambizioso e coraggioso, che dimostra quanto la passione possa superare i limiti dell’esperienza.
La canzone si muove tra ballad pop d’autore e melodie cinematografiche, con un respiro orchestrale che amplifica il carico emotivo del testo. Le parole sono semplici ma incisive, arrivano dritte al cuore e toccano quella sensazione scomoda ma reale di sentirsi sempre “troppo tardi per qualcosa”. Eppure, dietro questa apparente rassegnazione, c’è una potente dichiarazione di presenza: “Provo comunque, ci sono, anche se non è il mio momento”.
Il timbro vocale di nikFM è sincero, ancora leggermente acerbo in alcuni passaggi, ma proprio per questo credibile e autentico. La produzione firmata IRKO al mix dona al pezzo un suono elegante, che tiene insieme modernità e nostalgia. Forse qualche bpm in più avrebbe dato maggior dinamismo al tutto, ma è anche vero che la lentezza qui è scelta estetica: un invito a prendersi il proprio tempo, anche se è fuori tempo massimo.
Conclusione
“Fuori Tempo Massimo” è molto più di un primo singolo: è l’inizio di un progetto personale e sonoro che merita attenzione. nikFM si presenta al mondo senza maschere, con una proposta che sa di verità e artigianato musicale. In un’epoca che corre veloce, lui si prende il lusso di rallentare — e il risultato è un brano che lascia il segno, con delicatezza ma anche con coraggio. Non importa se sei in ritardo, finché hai qualcosa da dire.