Ci sono canzoni che sembrano riportarci indietro nel tempo, ma non per nostalgia: lo fanno per ricordarci chi siamo davvero. In Our Own Way, il debutto di Riccardo Rubino, è una di queste. Un brano che profuma di libertà, di autenticità e di quegli anni ’90 in cui la musica sapeva ancora essere semplice e diretta, ma mai banale.
Riccardo Rubino, artista italiano con un’anima internazionale, ci regala un esordio che sa di promessa mantenuta. In Our Own Way è un tuffo nel pop rock più sincero, quello fatto di chitarre pulite, testi ispirati e una voce che ha carattere e presenza. Un sound che ricorda gli anni ’90, ma che riesce a non risultare datato. Anzi, è proprio quella dimensione vintage a renderlo oggi così fresco.
Il messaggio è chiaro, diretto, personale: vivere secondo i propri termini, scegliendo la propria strada anche quando sembra andare controcorrente. Un inno alla libertà, all’indipendenza interiore, all’autenticità. E quando un brano nasce da un’urgenza personale, si sente. Si percepisce nella voce, nel modo in cui ogni parola viene cantata e non semplicemente “letta”.
Dal punto di vista tecnico, In Our Own Way è solido: ottimo bilanciamento tra voce e strumenti, produzione curata ma non “patinata”, perfetta per mantenere quella vena indie e acustica che rende tutto più vero. Il timbro vocale di Riccardo colpisce subito: caldo, espressivo, con una grana interessante che ben si sposa con l’arrangiamento.
Sì, è un brano che ha un sapore familiare. Ma questa volta non è un difetto, è un valore. Perché non tutto deve essere rivoluzionario: a volte, bastano onestà, gusto e cuore. E qui ci sono tutti e tre.
CONCLUSIONE
In Our Own Way è l’inizio di un percorso che ha già basi solide. Riccardo Rubino ha tutto quello che serve per arrivare a un pubblico ampio: talento, visione e una voce che ti resta in testa. Questo primo passo è sincero, curato, e ricco di potenziale. Noi aspettiamo l’EP – e nel frattempo, ci godiamo questo piccolo gioiello pop rock.