Lorenzo Armando Aldo Bazzoni, con “Ascension” ci conduce in un viaggio sonoro potente e introspettivo, dove la spiritualità incontra la forza del rock sinfonico. Un brano che parla di fede e rinascita in chiave universale, capace di unire intensità emotiva e raffinatezza compositiva, confermando la sensibilità unica dell’artista.
Il brano si muove su territori che uniscono il rock sinfonico alla scrittura neoclassica, in un dialogo continuo tra tensione e liberazione, ombra e luce. È un viaggio sonoro che si eleva — proprio come suggerisce il titolo — alternando passaggi più oscuri e tormentati a momenti di grande apertura emotiva, quasi catartici.
Nonostante “Ascension” non sia un brano religioso nel senso stretto, trasmette un senso di spiritualità universale, come un percorso di fede e consapevolezza interiore. Si percepisce un’urgenza espressiva autentica, un bisogno di cercare significato nel suono, di tradurre in musica quella parte invisibile che appartiene a ciascuno di noi.
Dal punto di vista tecnico, la costruzione dinamica è notevole: un crescendo orchestrale, archi iniziali che sembrano fondersi con una tastiera o un synth, in modo naturale, senza mai perdere coerenza.
Come ha giustamente sottolineato l’artista, questo brano è “ancora meglio dei precedenti”: più maturo, più dinamico, più profondo. Riesce a unire sensazioni positive e tormentate allo stesso tempo, offrendo all’ascoltatore un’esperienza emotiva completa, sincera e personale.
Lorenzo Bazzoni, che si definisce “un neo-40enne senza teoria musicale ma con molta passione”, rappresenta una delle voci più autentiche della scena indipendente strumentale italiana. La sua capacità di creare mondi sonori complessi partendo solo da ciò che mente e cuore suggeriscono, è il segno distintivo di un artista vero — uno di quelli che non cercano di aderire a un modello, ma di superarlo.
Conclusione:
“Ascension” è un brano che conquista perché sa essere allo stesso tempo terreno e spirituale, potente e vulnerabile. È il punto d’incontro tra istinto e tecnica, tra la fede nell’arte e il coraggio di non conformarsi.