Dopo l’ottimo riscontro di “Gocce” e “Solo Come Un Cane”, entrambi accolti con entusiasmo nelle playlist editoriali di Spotify e Apple Music, ventitrevoltemario torna a colpire forte con il suo terzo singolo “Schiaffi”, uscito il 20 giugno per ADA Music Italy. Una tappa fondamentale del suo percorso, che anticipa l’EP in arrivo tra settembre e ottobre, e che mostra senza filtri la parte più ruvida e viscerale della sua identità artistica.
“Schiaffi” è esattamente ciò che promette il titolo: un pugno emotivo, un colpo secco che arriva senza preavviso. Un brano che mescola indie rock e cantautorato crudo, con le chitarre in primo piano, una voce ruvida e diretta, e testi che tagliano come lame. Non c’è spazio per la retorica, solo istinto, verità e una buona dose di disillusione.
Il sound ricorda certo alternative rock italiano anni ’90, con quella punta nostalgica ma senza mai risultare derivativo. Il tratto distintivo di ventitrevoltemario è proprio nella scrittura: è personale, ma mai autoreferenziale; riesce a trasformare le sue ferite in canzoni che ti riguardano, anche se non vuoi ammetterlo.
C’è una rabbia lucida che pulsa sotto ogni strofa, ma è una rabbia che non distrugge: anzi, diventa uno sfogo catartico, una voce per chi si sente senza voce. Ed è proprio questa sincerità grezza che rende “Schiaffi” un brano autentico, capace di conquistare senza fronzoli.
Conclusione:
Con “Schiaffi”, ventitrevoltemario dimostra di non aver paura di essere diretto, graffiante, vero. Un pezzo che non accarezza, ma scuote. Un brano da ascoltare a volume alto, per lasciarsi investire dalla sua energia e magari, tra un colpo e l’altro, ritrovarsi un po’ più liberi. Se questo è solo un assaggio dell’EP in arrivo, possiamo aspettarci un progetto che saprà farsi sentire — forte e chiaro.