Torna nuovamente a trovarci il cantautore marchigiano Michele De Martiis, qui con noi per raccontarci della sua musica, di sé e del suo ultimo brano “Ogni volta è così”, un bellissimo brano che potete trovare su tutti i Digital Store.
Ciao Michele, bentornato sul nostro magazine. E’ sempre un piacere presentare la tua musica. Racconta qualcosa di te che non hai ancora detto.
Grazie, è sempre un piacere. Qualcosa che non ho ancora detto? Amo camminare, meglio se fra gli alberi, in un prato, lontano dalla città. E solo.
– Sappiamo che sei marchigiano, tutti sappiamo quello che è successo nelle Marche poche settimane fa, vuoi dire qualcosa a riguardo? Nella tua zona è tutto è posto?
Non ho molto da dire, le immagini che avete visto hanno già detto molto. Quello che non riusciranno a raccontare non possono farlo neanche le mie parole: la disperazione in cui molte persone si sono trovare e si trovano tuttora. Così, all’improvviso. Dimentichiamo sempre la nostra precarietà. Io abito qualche chilometro più a sud, tanta pioggia e vento ma nessun danno.
⁃ Tornando alla musica, sei in procinto di pubblicare un album, cosa dobbiamo aspettarci?
L’album sarà la mia cartolina per chi la vorrà ricevere. Sarà denso di sentimenti, ma chissà: magari dentro troverete qualcosa di inaspettato, inatteso. Qualcosa in più e oltre quanto già avete avuto modo di ascoltare.
⁃ Il tuo nuovo singolo s’intitola “Ogni volta è così”, inutile dirti che è davvero bellissimo; raccontaci qualcosa di più, di cosa parla e com’è nato questo brano?
Racconta dell’innamoramento per bocca dell’innamorato. Io lo ricordo bene come si sta e cosa si prova e, per fortuna mi capita ancora. E come canto, ogni volta si rimane senza fiato, si perdono le parole o il coraggio di pronunciarle. Si vive in uno stato quasi sovrannaturale. E la meraviglia è che ogni volta è così.
⁃ Scrivi la frase più significativa del brano…
Quante volte starò con lo stomaco in mano e la lingua fra i denti
⁃ Ogni artista quando scrive un brano lo definisce come un figlio, tu cosa pensi dei tuoi brani? Cosa provi ogni volta che finisci un nuovo pezzo?
Un desiderio irrefrenabile di farlo ascoltare al mondo e la violenza di non poterlo fare con immediatezza.
⁃ Come ti piacerebbe cambiare il mondo musicale? Come lo vedresti?
Vorrei dire più accessibile, eppure oggi tutti possono distribuire i propri brani con facilità disarmante. Quindi la mia risposta cambia: vorrei che la musica avesse maggior peso nel percorso scolastico. Come l’arte in genere. Che si possa creare una società in cui musica e arte abbiano maggior rispetto ed attenzione. Sarebbe fantastico un mondo in cui la musica non sia ridotta a puro e semplice intrattenimento
⁃ Come ti immagini la musica tra 20 anni?
Non saprei dirti. Spero in uno sviluppo del mondo indipendente, che possa trovare uno spazio concreto per arrivare al grande pubblico. Che possa avere la possibilità di essere conosciuto, fermo restando che poi il pubblico decide. Ma, ecco, vorrei ci fosse più conoscenza e consapevolezza
⁃ Cosa deve avere un artista per poter fare successo? Credi ci sia una chiave per arrivare alla massa?
Talento, conoscenze, fortuna. Insieme, perché prese singolarmente non sono sufficienti
⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
Sei felice? Capita, a volte. È una gran bella sensazione.
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