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Con la recente uscita del suo ultimo singolo, “Melanie”, il cantautore italiano Claudio Rigo ha suscitato un’ondata di emozioni e apprezzamento nel panorama musicale. Conosciuto per la sua sensibilità e profondità nelle sue composizioni, Rigo ha conquistato il cuore del pubblico con la delicatezza poetica di “Melanie”. In questa intervista esclusiva, esploreremo il processo creativo dietro questa canzone che colpisce dritto al cuore e scopriremo quali segreti si celano dietro le sue note avvolgenti.

Benvenuto e grazie per la tua disponibilità. Sei con noi per raccontarti e parlare del tuo nuovo brano. Per favore, presentati brevemente a coloro che potrebbero non conoscerti. Racconta chi sei per coloro che non ti conoscono.
Ciao, sono come voi anzitutto un appassionato di musica, nasco come pianista, la palestra è prima il Conservatorio e poi il piano bar. Sono gli anni ’90, ed è allora che comincio anche a scrivere testi e a comporre musica, diventando così cantautore.

Claudio, “Melanie” sembra essere una canzone che parla direttamente al cuore. Qual è stata l’ispirazione dietro questo brano?
Sì e una canzone che parla al cuore perché sono proprio i sentimenti il tema del brano, ispirati da un rapporto di coppia che rimane sempre appeso a un filo, e che quando finisce lascia moltissimi ricordi e qualche rimpianto.

Hai scelto di registrare “Melanie” in modo completamente organico, senza l’uso di strumentazione elettronica. Qual è stata la ragione dietro questa decisione e come pensi abbia influenzato il risultato finale della canzone?
Penso che sia stata una scelta azzeccatissima perché volevo ricreare una situazione intima e non c’era niente di più puro e di più “nudo” di un pianoforte e di una voce e niente altro. Registrati tra l’altro in presa diretta, quindi se vogliamo anche un po’ imperfetti. Il risultato e’ stato ancora migliore di quello che pensavo.

La tua musica spesso viene descritta come delicata e passionale allo stesso tempo. Come riesci a trovare questo equilibrio, soprattutto quando si tratta di affrontare temi così intimi come l’amore e la vita?
L’equilibrio è dettato dalla sincerità…


“Melanie” sembra essere stata accolta con grande entusiasmo dai tuoi fan e dalla critica. Cosa ti fa sentire di più orgoglioso riguardo a questa canzone e al suo impatto sul pubblico?
Il fatto che l’arrangiamento più semplice sia risultato essere quello che ha trasmesso le sensazioni più forti. Ho ricevuto messaggi di complimenti soprattutto per “l’atmosfera” che ha saputo creare questo brano. Nella sua semplicità quindi, è riuscito ad arrivare al cuore.

Parlando di impatto, come pensi che “Melanie” si inserisca nel panorama musicale italiano e quale ruolo pensi giochi nel contesto della tua carriera artistica?
So che oggi la spiritualità di un brano come “Melanie” per soli piano e voce non si inserisce nel contesto della musica più programmata dalle radio o più ascoltata dal grande pubblico, specialmente i giovanissimi, per questo credo che questa canzone si inserisca in un contesto di nicchia di ascoltatori più grandi, che sono cresciuti più a ritmo di Dalla e De Gregori che di rap e di trap.

La tua musica spesso trasmette una sensazione di autenticità e sincerità. Qual è il processo creativo dietro la scrittura di una canzone come “Melanie”? Cosa ti spinge a condividere queste emozioni così profonde con il mondo?
Mi fa piacere che si percepisca autenticità dalla mia musica, e il segreto forse è quello di non avere paura di raccontare e di raccontarsi. Il processo creativo parte sempre da una storia vista o vissuta e quindi da un testo, che poi al pianoforte trasformo in musica. E in questo senso l’intero processo di scrittura per me è quasi terapeutico, mi fa davvero sentire bene.


Il titolo stesso, “Melanie”, evoca una certa immaginazione e curiosità. C’è una storia particolare dietro il nome o il personaggio che hai creato per questa canzone?
Melanie è un nome di fantasia, ma credo che ognuno di noi abbia vissuto o vivrà una storia come quella di Melanie, e della persona che la racconta. O almeno glielo auguro.

Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi progetti musicali? Possiamo aspettarci altri brani che seguono lo stesso stile e la stessa atmosfera di “Melanie”, o hai in mente nuove direzioni creative da esplorare?
I progetti sono quelli di produrre ancora almeno due brani quest’anno, polistrumentali, ritmati, e questa volta più leggeri, più ironici, un po’ “estivi”. Perché a volte serve anche un po’ di leggerezza.

Siamo giunti alla conclusione dell’intervista. C’è un aspetto che desideri condividere ma che non abbiamo avuto l’opportunità di chiederti? Potresti porti una domanda e condividere la risposta con noi?
Nulla, grazie.

Conclusione

Con la sua sensibilità artistica e la sua capacità di catturare l’anima dell’ascoltatore, Claudio Rigo continua a consolidare il suo status come uno dei cantautori più autentici e significativi della scena musicale italiana. “Melanie” rappresenta solo l’ultimo capitolo di un viaggio musicale ricco di emozioni e bellezza, e non vediamo l’ora di vedere quali meraviglie ci riserverà il futuro della sua carriera.

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