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Nuovamente il nostro Massimo Comi si cimenta a raccontare un altro brano di Mikimas, il suo ultimo singolo “Sei rimasta qui”, mostrandoci il suo punto di vista, analizzandolo bene.
Trovate la musica dell’artista su tutte le piattaforme digitali e in playlist.

Leggendo il titolo della canzone, ad un primo impatto, mi è venuto da pensare ad un brano che parlasse di un rapporto d’amore forte più del tempo e delle avversità, con lei che è rimasta sempre vicina al suo lui, restandogli fedele e non staccandosi da lui, senza lasciarlo.

Lo sviluppo del testo della canzone, invece, mi ha consentito di capire poi che il fatto di rimanere era più legato al suo essere diventata un’immagine che il protagonista del brano non riesce a cancellare dal suo cuore e dalla sua mente, nonostante il passare del tempo e il fatto che il rapporto sia finito, sia terminato.

Fattore scatenante della nostalgia che assale lui è una foto di lei lasciata sul letto, che diventa qualcosa che rompe gli argini, che fa esondare il fiume dei ricordi, che fa tracimare l’acqua fuori dal suo alveo naturale, sfociando in un ricordo che ferisce e fa male, perché è accompagnato dalla consapevolezza che il nostro lui è ancora innamorato della sua lei, nonostante tutto.

A livello melodico, la canzone si caratterizza per un timbro e per dei tratti oserei dire soft rock, pop rock, con il sound della chitarra e della batteria a farla da padrone, a dominare la scena con freschezza e genuinità, elementi che possono essere ritrovati anche nella particolare voce di Mikimas, che risulta a tratti innocente, pura, delicata, carezzevole. Essa non fa certo della potenza la sua matrice stilistica principale, ma vuole essere soprattutto autentica, fresca e presentarsi all’ascoltatore senza intermediazioni, in un rapporto diretto e immediato, che lo coinvolga nel messaggio che attraverso il brano vuole sviluppare e mettere sul piatto.

Mi sono reso conto che non si tratta ancora di una voce “adulta”, se così possiamo dire: secondo me ha ancora bisogno di maturare, di svilupparsi in tutta la sua pienezza, di acquisire esperienza: ritengo che ci siano tutte le potenzialità per raggiungere questo obiettivo, e nel frattempo noi che la ascoltiamo ci godiamo tutta la sua sincerità e tutta la sua immediatezza, tutta la giovane freschezza e autenticità, sublimate nel suo mettersi completamente a nudo di fronte all’ascoltatore, senza filtri né apparecchiature elettroniche che la modifichino e la rendano qualcosa di artificiale, qualcosa che in realtà non è.

Tutto ciò secondo me è un bene, perché indica un modo di pensare spontaneo, libero da vincoli e costrizioni, una voglia di presentarsi per quello che si è veramente.

Se andiamo più in profondità nella canzone, leggendone il testo, ci accorgiamo proprio che il tempo non ha scalfito il sentimento di amore che lui prova per la sua lei, e che il protagonista del brano viene assalito da un’ondata di ricordi piacevoli, ma che allo stesso tempo scatenano un fiume di nostalgia per quello che è stato e per quello che probabilmente non potrà essere più.

Mikimas comincia affermando che lei ha riaperto una ferita che lui credeva cicatrizzata grazie al trascorrere del tempo, che è tornata come un terremoto, in grado di scuotere le fondamenta del suo essere e i suoi pensieri: è come se lei ci sia sempre stata, come se non se ne sia mai andata del tutto.

La foto di lei lasciata sul letto viene continuamente osservata dal protagonista della canzone, che non riesce a staccarsi da essa e che non riesce nemmeno più a dormire, perché i suoi pensieri sono concentrati esclusivamente su di lei e sul rapporto che i due hanno avuto: la fiamma non si è spenta del tutto e continua a bruciare, provocando una certa sofferenza nell’animo del protagonista.

Più passa il tempo, più lui capisce che lei è rimasta ancora nelle profondità dei suoi pensieri: lui cerca ancora di ricordare quello che lei ha rappresentato per la sua vita, e, nonostante il passare del tempo, lui non si è dimenticato di lei, anzi, al contrario non smette di pensarla e questo fatto lo turba e lo sconvolge molto.

Come detto, prevale un sentimento di nostalgia, che riporta il protagonista della canzone a giorni tormentati, quando la passione per la sua lei aveva raggiunto il suo apice, il suo culmine, e lei era qualcosa di veramente speciale, anche se magari a volta provocava dei turbamenti nell’animo di lui, turbamenti che erano comunque qualcosa di sano, in grado di arricchire a alla lunga far stare bene.

Ho parlato non a caso di un’ondata sentimentale, perché Mikimas dice di essere stato letteralmente trascinato via dalla piena generata dai sentimenti per lei risvegliati da quella famosa foto, di essere arrivato addirittura allo struggimento, con il mondo che sembra crollargli addosso, come se fosse scosso dal terremoto che l’autore ha evocato in precedenza.

Il cantautore ripete poi quello che sembra essere il ritornello della canzone, con lui che, con il passare del tempo, si è accorto che lei è rimasta ancora nei suoi pensieri e nel suo cuore, con lui che cerca sempre di ricordare ciò che lei è stata: il tempo non è stato galantuomo, perché non è riuscito a rimarginare del tutto la ferita che la separazione da lei ha causato nel cuore del protagonista del brano.

E’ proprio come se lei non se ne fosse mai andata via, nonostante lo scorrere veloce del tempo, e il ricordo struggente genera inevitabilmente delle domande: Mikimas si chiede dove possa essere lei in questo momento, se lei si ricorda ancora del loro rapporto, di quando stavano insieme.

Il brano si conclude con la ripetizione del concerto cardine attorno al quale ruota l’intero sviluppo del testo, il fatto cioè che è come se lei fosse ancora lì con lui: il passare del tempo ha reso lui ancora più consapevole di questo fatto e lo ha portato a cercare nei ricordi quello che lei ha rappresentato e significato.

Il nostro cantautore ripete questo concetto fino allo sfinimento e lo usa come conclusione della canzone: lei è rimasta lì dove lui si trova e non se n’è mai andata, e lui continua a guardare quella foto che ha scatenato tutto sdraiato sul proprio letto, senza riuscire a dormire. Più passa il tempo, più questa consapevolezza aumenta e ingrandisce una ferita che non si è mai veramente rimarginata del tutto.

Alla fine, ci resta un buon brano pop rock, soft rock, ben suonato, ben arrangiato e ben prodotto, in cui il sound della chitarra è pulito, autentico, senza artifici o effetti che lo rendano più complesso, facilmente ascoltabile e interpretabile, con una linea di batteria scarna, essenziale, che fa comunque da giusto e perfetto accompagnamento.

Si può dire che la freschezza e la limpidezza della base melodica vadano un po’ a contrastare con la complessità e l’articolazione dei ricordi che si sviluppano nella mente del protagonista, come un’onda di piena: questo contrasto alla fine è interessante, diventando il reale elemento di interesse della canzone, che contribuisce a sostenere l’intero brano, la base su cui si va a installare tutto, sulla quale si monta il teatro della nostalgia e dello struggimento.

Sono quindi veramente curioso di sapere se questo brano avrà un seguito, se il rapporto si ricucirà e se Mikimas e la sua lei torneranno insieme, trasformando i ricordi in qualcosa di nuovamente concreto e tangibile.

Mi sono infatti fatto l’idea che la canzone sia autobiografica, che il nostro cantautore parli cioè della propria esperienza personale, che il protagonista del brano sia proprio lui.

Credo che ogni canzone sia un atto d’amore di un artista verso il proprio pubblico: questo atto d’amore viene amplificato se poi l’amore stesso diventa l’argomento principale del brano, chiudendo il cerchio e trasformando il brano stesso in una dedica profonda e sincera ad una persona particolare, che ha significato molto nella vita di chi ha scritto la canzone o che continua a significare molto.

Attendo quindi con curiosità e fiducia il prossimo episodio, per capire gli sviluppi concreti della questione e l’evoluzione della situazione sentimentale del nostro protagonista, il quale ha tutta la mia ammirazione, perché ha messo a nudo un lato di sé che non sempre è facile svelare pienamente e in tutto il dolore che provoca.

Una storia d’amore ha sempre le sue difficoltà e i suoi tormenti, difficoltà e tormenti che a volte si ripresentano nella mente di una delle due persone coinvolte o addirittura di entrambe, quando questa storia d’amore magari finisce e non prosegue oltre.

Se dovessi rivolgere una domanda al nostro Mikimas, gli chiederei proprio se questa canzone è dedicata ad una persona in particolare, e sono sicuro che lui mi risponderebbe affermativamente, anche se proprio lui, nel descriverla, parla di un protagonista in terza persona, che appare distaccato dal suo essere e un’entità a sé stante.

L’importante è comunque che il brano sia l’espressione di un sentimento autentico, concreto, anche se questo stesso sentimento provoca dei tormenti e delle ferite: parlarne in modo manifesto consente di alleviare le pene e le sofferenze, sublimandole in parole e musica e trasformandole in una dedica profonda ad una persona che conta molto per la propria vita.

 

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