Direttamente da casa Red Owl Records, oggi abbiamo un’intervista con una giovanissima ragazza che ci presenta il suo ultimo brano “Urla in testa”, lei è Eclisse.
Trovate la sua musica su tutti i digital store.
Ciao. Benvenuta sulle nostre pagine. Racconta brevemente chi sei e quando hai iniziato a fare musica ai nostri lettori.
Ciao sono Marta in arte Eclisse, ho iniziato a cantare a 14 anni e a suonare la chitarra grazie a mio padre. Da lì a poco ho iniziato a scrivere testi e a comporre musica. Testi che riguardavano la vita di una giovane donna.
- Spiega a chi leggerà questa intervista come mai hai scelto questo nome d’arte?
Il nome Eclisse nasce da un contrasto tra luce e ombra contrapponendo il razionale e l’inconscio. La dualità dell’animo umano che cerca l’equilibrio tra bene e male, tra gioia e dolore. - Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Non ho un’artista in particolare di riferimento. - Il tuo ultimo singolo s’intitola “Urla in testa” raccontaci un po’ di questo brano? Com’è nato e di cosa parla?
Urla in testa è un brano scritto guardando dentro di me che sviscera paure e confusione da comprendere combattere e sconfigge.
- Scrivici la frase che ha più importanza di questo brano e, se vuoi, spiegaci anche il motivo.
“Urla in testa una tormenta sembra quasi una tempesta e vedo mostri uscire fuori dalla finestra”
Questa frase è il cardine attorno al quale ruota tutta la canzone. Confusione, angoscia e sbandamento, risultato di una visione pessimistica di una realtà che non mi rispecchia, si materializzano dando vita a mostri e a forme inquietanti.
- Qual è il tuo sogno più grande?
Il mio sogno è quello di trasmettere con la mia musica le mie emozioni e trovare una connessione con gli altri. - Cosa ti spinge a fare musica e perché le persona dovrebbero ascoltare la tua musica?
Con la mia musica esprimo sia il mio disagio interiore sia la mia felicità.
La gente che ascolta la mia musica si rispecchia con il mio sentire
- Dai più importanza al testo o alla musica? Spiegaci perché…
Non do più importanza all’uno o all’altra, musiche e parole sono complementari. - Parlaci brevemente del primo brano che hai scritto. Quanti anni avevi, di cosa parlava, ecc…
La mia prima vera canzone l’ho scritta all’età di 17 anni. S’intitola “Mi presento in La bemolle (Lab) ” che uscirà nei prossimi mesi svelandovi anche il significato 😉 . Posso invece parlavi del secondo brano che ho scritto, s’intitola “Vetri” uscito nel Novembre del 2020.
Parla di una ragazza trascinata dalla frenesia della vita odierna che racconta delle sue emozioni controverse che frantumano la sua anima in mille pezzi. È una canzone in prospettiva ricca di emozioni contrastanti e istintiva.
-Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
Cosa significa per me fare musica?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita. Per me scrivere canzoni è come parlare con la mia anima e fare conoscenza con le mie parti più profonde.
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