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Abbiamo intervistato l’alieno musicista, Red Sky, un personaggio molto singolare. Si può intuire già dalla prima domanda. Oggi con noi per presentare il suo ultimo lavoro Eros/Thanatos”,
la sua musica si può trovare su tutti i Digital Store e nelle nostre playlist. 

Ciao Red Sky. Benvenuto sulle pagine del nostro magazine, piacere di conoscerti.
Iniziamo col presentati brevemente e spiegando a tutti chi sei e come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Ciao ragazzi, grazie, piacere mio. Sono un Alieno, come direste voi qui sulla Terra, proveniente da una città chiamata Neo Tokyo, mille anni avanti rispetto alla vostra civiltà. Sul nostro pianeta la musica viene utilizzata per curare le crepe dell’anima, come voi in Giappone usate il Kintsugi per riparare le crepe dei vasi con l’oro, quindi ci entriamo in contatto fin da piccoli.

⁃ La tua musica è particolare, la definirei sperimentale, non ho un unico genere. C’è del rap ma anche reggae, metal e tanto altro, come mai la scelta di spaziare così tanto?
Sul nostro pianeta crediamo che la musica sia espressione dell’anima, e l’anima per definizione non ha limiti. Qui sulla Terra avete cercato di separarla, categorizzarla e limitarla con delle regole e dei generi, ma è una gabbia mentale che non può reggere ancora a lungo. Nel futuro infatti non ci saranno più regole di questo tipo, e l’unica legge sarà quella dell’auto espressione artistica. Qualcuno ha cercato di farvelo capire prima di me, come ad esempio Battiato, ma ci vorrà ancora molto lavoro per diffondere il concetto di Future Music su questo pianeta (e io sono qui per questo).

⁃ Quali sono i tuoi artisti di riferimento? C’è qualcuno che ti ha influenzato più di altri?
Qui sulla Terra apprezzo molto Battiato, Dargen d’Amico e De Andrè, ma anche molti altri artisti come Dark Tranquillity, Einaudi e molto rap italiano. Avete tanta buona musica qui, solo che vi ostinate ad auto limitarvi con tutte queste regole.

⁃ Sei da poco uscito con un album “Eros-Thanatos”, e come dicevo, molto particolare, raccontaci di cosa parla e di come è nato? C’è un brano a cui sei più affezionato o che pensi abbia un valore maggiore e se sì, per quale motivo?
Questo Ep nasce dall’interruzione di una lunga relazione, durata 7 anni e mezzo, che mi ha fatto scrivere “Finì prima” e da un nuovo innamoramento, che mi ha fatto scrivere “Esse” e “L’universo, il tempo e lo spazio”. Dopo aver composto questi 3 brani, mi serviva un concept che unisse queste canzoni nate per motivi così diversi, e l’ho trovato nell’amore, che mi sono reso conto essere stato il filo conduttore di tutti i miei lavori. Non a caso, il mio primo ep uscì proprio a San Valentino, dedicato a chi quel giorno non aveva niente da festeggiare, e ho deciso allora di cogliere l’occasione per fare una sorta di bilancio di questi 11 anni di vita, musica e storie d’amore. Credo che tutti i brani abbiano uguale valore per diversi motivi, quindi li reputo tutti allo stesso livello.

⁃ Quali sono i progetti del tuo prossimo futuro?
Stiamo per lanciare una piattaforma in cui le persone più sensibili e speciali di questo pianeta, che io definisco “alieni”, possano trovare una casa e stare meglio, realizzando se stessi appieno, che poi è il motivo per cui sono qui. Oltre a questo, ho già pronto un altro album e tante idee in testa.

⁃ Ti piacerebbe collaborare con qualche artista? Fai pure dei nomi se vuoi.
Il mio sogno è collaborare con Dargen d’Amico o con Fabri Fibra, ma la lista in realtà è lunga, ci sono molti artisti bravissimi in Italia.

⁃ Quando scrivi un brano parti dal testo, dalla melodia o dalla produzione? A quale parte creativa dai maggior importanza?
Parto sempre dalle basi, dopodiché scrivo il testo facendomi ispirare dalla base oppure cerco nel mio archivio di testi e prendo frasi o anche intere strofe che ci possano stare bene. Cerco di dare uguale importanza sia alla base che al testo, così come alle melodie e a tutti gli elementi che compongono il brano, perché credo che forma e contenuto debbano coesistere per generare una bella canzone.

⁃ Credi ci sia un segreto per arrivare al successo o pensi sia solo frutto di tanto sacrificio?
Credo che il successo sia l’unione di talento, fiducia in se stessi, tanto impegno e sacrificio, alleanza con le giuste persone, tempo e un pizzico di fortuna. Alla fine è una gara tra te e il mondo per vedere chi ha la testa più dura.

⁃ Descriviti con una frase…
Un alieno che non ha mai fatto spegnere la sua stella.

⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
Forse avrei voluto spiegare il messaggio del disco, che è questo: il cuore si spezzerà tante volte durante la tua vita, ma se riempirai quelle crepe con l’oro dell’arte o della tua passione, alla fine riuscirai a rimetterlo insieme, e sarà anche più prezioso di prima.

 

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