Un ragazzo come tanti che ama la musica e cerca con impegno di coltivare il suo sogno, di lasciare la sua impronta. Trovate la sua musica su tutti i Digital Store.
Vi invitiamo a leggere questa intervista.
- Ciao Riccardo. Benvenuto sulle nostre pagine.
Racconta ai nostri lettori chi è Riccardo e chi è Zest, quali differenze ci sono tra te e il personaggio?
Bella raga! Tra Riccardo e Zest non ci sono differenze, chi mi conosce lo sa che il mio non è un personaggio, anzi ci tengo a dire che se tu che leggi, pensavi lo fossi, no, sono proprio strano così anche nella realtà :’) - Spiegaci il significato del nome d’arte, cosa vuol dire “ZEST”?
Zest è un termine che usano a volte gli americani come sinonimo di passione, quando si fa qualcosa con entusiasmo.Mi piace come messaggio, anche per chi ha passioni diverse dalla musica, e poi suona bene quindi ottimo:) - Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica e questo genere?
All’età di 5 anni mettevo la musica ad alto volume e con una spazzola per capelli fingevo di essere un cantante famoso. L’intrattenimento, il voler rappresentare qualcosa attraverso l’arte mi ha sempre affascinato. L’R&B l’ho assorbito grazie a mio padre che, facendo il dj da giovane, mi ha saputo trasmettere davvero tanto e tra me e melo ringrazio sempre per questo.
- Il tuo ultimo singolo s’intitola “R&B”, ed è un featuring con Liner, devo dire che sta avendo un buon riscontro. Raccontaci un po’ di questo brano? Com’è nato e di cosa parla?
Questo brano è nato durante uno dei lockdown. È sempre un po’ difficile dire di cosa parla una canzone,, io dico sempre che è come se fosse la fotografia di un momento o un periodo di vita. Alcuni versi raccontano come in quel periodo fossi sicuro della mia direzione sentimentale ma, ogni scelta ha sempre dei contro che bisogna sempre tenere in considerazione. Se spiegassi ogni verso darei troppo una “direzione” di come deve essere interpretato, quindi vorrei che ognuno lo interpreti come più gli piace. - Scrivici la frase più significativa del brano e, se vuoi, spiegaci anche il motivo.
“Cerco il male per farmi del bene “ si ricollega al discorso di prima, se fai una scelta ne escludi altre. io ho scelto di seguire il mio sogno e questo mi porta ad escludere a molte scelte “comode” che qualsiasi mio coetaneo sceglierebbe.
- Ricordi il primo brano che hai ascoltato in assoluto, o il primo album comprato? Come mai hai scelto proprio quello e che tipo di emozioni aveva provocato in te, se te le ricordi.
Il primo album comprato è mr simpatia di Fabri Fibra, avevo 6 anni e quella musica così “forte” a quei tempi mi diede uno schiaffo in faccia. Ho iniziato dal rap e sicuramente è anche grazie a FF.
- Spesso chiediamo come mai la gente dovrebbe ascoltare proprio l’artista intervistato, a te vorrei chiederlo in modo differente. Cosa pensi di avere di diverso da altri artisti, per spingere un ascoltatore ad ascoltare la tua musica e a continuare a farlo?
Non ascoltarmi se speri di trovare un nuovo genere musicale, non inventerò nulla di nuovo ma lo farò meglio di chi l’ha fatto prima.
- Cosa ti ha spinto ad iniziare a scrivere canzoni? C’è stato qualcosa, un evento, un momento che ha scatenato questa passione?
Come detto prima ascoltavo molto rap, non sapendo suonare nessuno strumento mi è venuto spontaneo prendere una penna e un foglio e iniziare a buttar giù qualcosa. Avevo pochi amici, molti rimorsi e tanto odio. Fingevo di star bene di fronte agli altri e il rap mi ha dato la mano più grande che potessi chiedere. - Per quale motivo continui a fare musica? Cosa ti sprona a coltivare questo dono?
Quando vedevo la gente che cantava le mie canzoni ai pre-live, o che mi portavano regali, cartelloni, mi ha fatto capire che sono fatto per questa roba ed essere consapevole di far star bene gli altri con la musica che si crea mi rende davvero orgoglioso e anche tanto figo.
- Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti
Nulla da dire
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