Torna l’eclettico, rivoluzionario e geniale Al Vox, presentando la sua ultima fatica “NoEasy”, un mini Ep, da ascoltare bene per capire. La sua musica è su tutti i Digital Store e nelle nostre playlist, potete trovarlo anche su BandCamp.
Ciao Al, ormai è inutile farti ripresentare, quindi ti chiedo di dire qualcosa che ancora non hai detto, per incuriosire le persone a seguirti…
1. Che il mio viaggio continuerà! Con principio di inclusività. Per escursione esistenziale davvero stimolante, in mezzo a un mondo nostro di fiori e non ordigni. Genuino. È tutto ciò che posso offrire ma non credo sia poco soprattutto oggi.
⁃ Che tipo di bambino era Alberto? Quali erano i suoi sogni?
Ero già cantante e folle. Mi ricordo che feci un anno di asilo in un istituto di suore: scappavo per andare in cappella dal microfono del pulpito per cantare. In ogni caso, sento che non potrei mai smettere. Già in Terza Media misi su al “Teatro Carignano” di Genova una mia versione personale di “A Christmas Carol” assieme ad Edoardo Quistelli, membro attivo della “Baistrocchi”.
⁃ Immaginati tra 20 anni, come e dove ti vedi?
Voglio solo essere sereno per continuare, perché di certo non mi fermo. Perciò finché sarò qui cercherò di lasciare sempre più elementi di me che la gente potrà ricordare.
⁃ Il tuo ultimo lavoro s’intitola “NoEasy”, raccontaci qualcosa di più di questi due brani.
È un Digital LP. Il lato Noise o A è “Il Mio Nome è Nessuno” un brano che scava in un esistenzialismo atipico. Insomma chi penserebbe mai che parlare del “Reject” possa aver portato alcuni tali a farti male? Ma di certo, come dico nel brano, non fermo quella che io definisco “Musica della Psiche”, proprio perché al di là del genere. La mente è l’antro che più affascina e voglio analizzare. Il lato B Easy Listening “FeliceD’esserCane” invece esplora il reame dell’umanità degli animali. Ed è ovviamente un ricordo della mia scomparsa Suzy. Troppo prematuramente.
⁃ Scrivi la frase più significativa, secondo te, di entrambi i brani… e se ti va spiegaci il perché.
“Ti rialzerò se non mi porti odio perché di te ho parlato” (“Il Mio Nome è Nessuno”) beh è totalmente biografico. Eccome se l’ho fatto e al fin pugnalata. Come dicevo prima, strano ma possibile.
“La Suzy che giocava, come mai dimenticarla! E allora in suo onore incido questa canzone” (“FeliceD’esserCane”). Direi che ogni spiegazione è superflua in questo caso.
⁃ Cosa dobbiamo aspettarci dai tuoi prossimi progetti musicali?
Fondamentalmente di tutto. Stavo addirittura pensando di fare una composizione con i suoni della tastiera del cellulare.
⁃ Quale brano di un altro artista ha per te un’importanza particolare, e come mai?
In questo periodo sto ascoltando spesso Beethoven, per una frase che ha detto per me sacra: “Non è da considerare una nota stonata ma suonata con passione. È da condannare una nota intonata suonata senza alcun sentimento”
⁃ Quali sono i tuoi desideri oggi?
Serenità. La Base di tutto. Quella che insieme alla stabilità mentale derivante ti aiuta ad affrontare il bene e il male al meglio. Certo bisogna coltivarla. Io lo sto facendo da tempo e devo dire con buoni risultati.
⁃ In caso non potessi vivere di musica, dato che è al giorno d’oggi non è semplice, hai un piano B?
Io potrei averne mille di piani. Ma passerei la domanda al così chiamato “Diritto al Lavoro”. Senza contare che la musica è utilizzata nella terapia del coma. Eppure il musicista è visto come un ruolo senza valore, se non big. Allora mi chiedo perché utilizzino la musica. Cosa pensano che le generazioni future avranno sempre gli stessi gusti per cui azzeccare la giusta terapia musicale. Questa è una mia, e dico mia opinione, se un musicista deve arrivare a piani Z è perché è così che vuole chi dice di rappresentarci.
⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi?
Non mi avete mai chiesto il mio metodo di composizione… Alla prossima e vi assicuro che ci divertiamo! Un abbraccio
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