Con “In your hands”, M. Fiorentino ci conduce in un viaggio profondamente intimo, silenzioso e universale, fatto di note che raccontano ciò che le parole spesso non riescono a dire. Si tratta della versione rivisitata e maturata di “Mum”, un brano già pubblicato in passato con un altro arrangiamento, ma che oggi assume una nuova forma e una nuova profondità emotiva.
Questa composizione strumentale nasce come un tributo alla madre dell’artista, figura cardine di protezione, forza e dolcezza. Ma ciò che rende “In your hands” così speciale è la capacità di superare la dimensione personale per toccare corde comuni, universali. Le mani che ci sorreggono da neonati sono le stesse che cercheremo, un giorno, di sostenere quando la vita avrà invertito i ruoli. È in questo passaggio che Fiorentino colloca la sua musica: in quella zona fragile e luminosa in cui i figli diventano custodi e i genitori, per un istante, tornano bambini.
Il brano è costruito con grande sensibilità: le melodie si intrecciano con delicatezza, senza fretta, lasciando spazio al respiro e alla riflessione. La produzione minimalista lascia che ogni nota arrivi nitida, come una carezza, come un pensiero sospeso nel tempo.
Conclusione:
“In your hands” è molto più di una dedica: è un atto d’amore assoluto, un inno alla memoria e alla speranza. M. Fiorentino firma una composizione che consola, avvolge, e invita ad accogliere la fragilità con rispetto e tenerezza. In un mondo frenetico, questo brano è una pausa necessaria, un piccolo dono che parla al cuore.