Ci sono brani che ti cullano, e poi ci sono brani che ti sbattono contro un muro. La bramosia, la violenza e le inettitudini del vivere, title-track dell’album d’esordio dei Canoni Inversi, è decisamente tra questi ultimi.
Con un suono cupo, stratificato e tagliente, la traccia si apre come un varco in una società stanca, rassegnata, abitata da emozioni troppo grandi per essere comprese. La voce si fa ruvida e carica di tensione, le parole sembrano scolpite nel cemento e ogni battuta è un colpo diretto, senza filtri.
L’equilibrio tra poesia e disagio è mantenuto con grande intensità: è una canzone che non cerca il consenso, ma la verità emotiva. E la trova. Con un impatto sonoro che richiama l’alternative rock più oscuro e una scrittura che può ricordare la poetica tagliente di certi autori indie italiani, il brano si ritaglia uno spazio profondo nell’ascoltatore.
Conclusione:
La bramosia, la violenza e le inettitudini del vivere non è solo un brano: è una dichiarazione d’intenti. Una frattura, una presa di posizione, un invito a non voltarsi dall’altra parte.
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Label
PaKo Music Records