Per noi è un immenso piacere poter fare questa intervista. Ho sempre apprezzato la sua musica e la sensibilità che dimostra in ogni suo testo. (In sottofondo suona “Le tue mani”). Lui è il cantautore Gatto Panceri.
– Ciao Gatto. Per me è davvero un immenso piacere poterti fare questa intervista.
Hai pubblicato un Ep, undici album e una raccolta, e se le mie informazioni non sono errate, l’album che ti ha portato al successo è stato “Stellina” nel 1997. Tra tutte le canzoni che hai scritto qual è il brano, o l’album, a cui tieni di più e per quale motivo?
Sono molto affezionato alla canzone “Un qualunque posto fuori o dentro di te“ perché come composizione e testo credo sia la più qualitativa che ho inciso.
– Hai una canzone del cuore di un altro artista, o magari un brano della tua infanzia che ami per qualche motivo?
“Ancora tu“ di Lucio Battisti perché fu la prima canzone che imparai a suonare con la chitarra, a 14 anni.
– Hai aperto un’etichetta indipendente, pensi sia l’unico modo per farsi conoscere al giorno d’oggi o credi ancora nel mercato discografico?
Ho aperto una casa editrice per poter gestire meglio le mie opere e perché essere autonomi oggi conviene per essere più liberi di fare la musica che si vuole.
– Non dimentichiamoci che sei anche un autore e hai scritto tanti bellissimi brani per altri artisti; tanto per citare qualcuno, ricordiamo Giorgia, Mietta, Mina, Andrea Bocelli, Morandi. C’è un brano che hai scritto per qualcun altro ma avresti voluto cantare tu? Quale?
No, non c’è perché nei concerti canto anche molte canzoni che ho affidato alle voci di illustri colleghi e qualcuna l’ho pure incisa con la mia voce, nei miei cd… (x esempio “C’è da fare” o “Vivo per lei”). Io sono proprietario dei miei pezzi d’autore quindi posso farne quello che voglio .
– Il nostro magazine si occupa principalmente di Emergenti, hai qualche consiglio da dare a chi si avvicina alla musica e vorrebbe farne un mestiere?
Di essere sempre molto autocritico per avere quello stimolo a migliorare, che porta a diventare davvero bravi.
– Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai già nuovi brani pronti per essere pubblicati?
Sto incidendo il mio nuovo album che credo uscirà nel 2021.
– Vorrei farti un paio di domande più personali, se non ti dispiace. Immagina di disegnarti per spiegare chi sei e soprattutto come sei a qualcuno che non ti conosce, come lo faresti e quali colori utilizzeresti?
Userei il verde perché amo la natura e gli animali che la animano e il bordeaux che è il colore che preferisco, un colore intenso profondo e di classe .
– Com’era Gatto da bambino? Raccontaci un po’ della tua infanzia…
Ero un ragazzino molto vivace è da qui che arriva il mio soprannome. Dinamico e sportivo.
– Il tuo ultimo lavoro è “Pelle d’oca e lividi” uscito nel 2018, a distanza di otto anni dal precedente. Cosa ti ha fatto rimanere lontano dalle scene per così tanto tempo?
Aprire la mia casa editrice. La sede, formare la squadra, allestire il mio studio di registrazione e diventare anche bravo a gestire i macchinari mi ha preso del tempo. Quel cd ha 19 tracce in pratica è’ come un doppio album che mi ha preso 3 anni di lavoro invece che la metà
– Ti va di parlarci di quell’album, spiegarci di cosa parla; quale pensi sia il brano più significativo? Personalmente trovo il testo di “Sublime” molto particolare, puoi raccontarci a cosa ti sei ispirato?
L‘album in generale racconta di come ogni vita inevitabilmente vi riserba momenti positivi alternandoli a momenti meno solari. “Sublime“, invece, vuol essere un elogio a una figura femminile che per essere appellata in quel modo deve avere per un uomo un ruolo di bellezza mistica che hanno solo le madri, le figlie o le mogli.
– Cosa ne pensi invece dei Talent Show? Parteciperesti come insegnante se ti chiamassero in uno di questi?
Come insegnante, sì, parteciperei, come concorrente fossi giovane ci penserei bene. I meccanismi sono più televisivi che musicali quindi a volte vince il look accattivante più che la statura artistica del giovane.
– La tua esperienza a Sanremo fu nel ’92 con “L’amore va oltre” e nel ’99 con “Dove dov’è”; hai mai pensato di tornare su quel palco con un nuovo brano?
Non lo escluderei se dovesse coincidere con l’uscita di un nuovo cd. Il festival di Sanremo rimane un’ottima opportunità promozionale per qualunque cantante che abbia un disco in uscita.
Ormai siamo giunti al termine dell’intervista, l’ultima domanda la lascio a te. C’è qualcosa che non ti ho chiesto ma che avresti voluto ti domandassi?
Sì.
“Come ha passato il periodo di restrizioni chiuso in casa?”
Scrivendo brani nuovi, postando nei social dei video chitarra e voce di molti brani miei pescando anche tra i brani d’ autore e cucinando… nel senso che sono migliorato molto ai fornelli. Grazie a te e a tutti voi per questa chiacchierata. Vi auguro una fine estate piena di cose belle.
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