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In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Portami a ballare”, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Kiara, la talentuosa artista che sta conquistando le classifiche con il suo sound fresco e coinvolgente. Conosciuta per la sua energia e autenticità, Kiara ci ha svelato i retroscena della creazione del brano, le sue ispirazioni e i suoi progetti futuri. Scopriamo insieme cosa si nasconde dietro questo inno estivo che promette di farci ballare per tutta la stagione.

  1. Kiara, Benvenuta sul nostro magazine, raccontaci qualcosa di te, presentati ai nostri lettori… con la speranza che diventeranno tuoi fa.
    Ciao a tutti! Sono nata a Napoli, ma vivo da un paio d’anni in Brianza per insegnare. Mi sono avvicinata alla musica all’età di 14 anni e da allora non ho più smesso di cantare e scrivere i miei brani!
  2. Cosa ti ha ispirato a scrivere “Portami a ballare”?
    La mia crescita personale e il bisogno di tanta spensieratezza.
  3. Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere con questa canzone?
    Spero che le persone si ritrovino tanto nelle parole di questo brano e abbiano la forza e il coraggio di essere felici senza dipendere dagli altri.
  4. Come descriveresti il sound di “Portami a ballare” rispetto ai tuoi brani precedenti?
    Fresco e sempre più pop.

  5. Hai collaborato con qualcuno per la realizzazione di questo brano? Se sì, con chi e come è stata l’esperienza?
    Ho collaborato con Alessandro Di Somma e Stefano Crispino: unire le forze con questi ragazzi pieni di talento mi ha arricchita tanto. Li ringrazio infinitamente.
  6. Qual è stata la parte più divertente e quella più impegnativa nella creazione di “Portami a ballare”?
    E’ stato estremamente semplice individuare il tipo di sound che stavamo cercando; un pò più complicato riuscire a trasmettere spensieratezza  portando avanti un messaggio comunque impegnativo!
  7. Puoi raccontarci un aneddoto divertente o interessante avvenuto durante la registrazione o la produzione del brano?
    A parte le discussioni su ogni singola parola, ricordo che dopo 3 ore non riuscivo nemmeno ad aprire la bocca per registrare le ultime voci!
  8. Qual è la tua parte preferita del brano e perché?
    “…ma mal che vada, posso anche ballare con me, sola con me!” Mi ci sono voluti anni per assorbire e far mio questo concetto e ora sono una persona nuova!
  9. Hai qualche rituale o abitudine particolare prima di esibirti dal vivo?
    Niente di particolare, ma cerco di rimanere concentrata il più possibile e di riscaldare la voce al meglio.
  10. Quali sono i tuoi progetti futuri e c’è qualcosa di nuovo in cantiere che puoi anticiparci?
    Sicuramente, qualcosa di ancor più introspettivo e di una qualità assurda…stay tuned!
  11. Siamo giunti alla conclusione dell’intervista. C’è un aspetto che desideri condividere ma che non abbiamo avuto l’opportunità di chiederti? Potresti porti una domanda e condividere la risposta con noi? 
    Come ti vedi tra 10 anni?!” “Sempre più determinata, testarda e felice della vita che conduco!”

Conclusione: Kiara ci ha regalato uno sguardo affascinante dietro le quinte di “Portami a ballare”, rivelando non solo il processo creativo ma anche la passione che la guida come artista. Con il suo talento e la sua determinazione, è chiaro che ha ancora tanto da offrire e noi non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà in futuro. Intanto, non possiamo che goderci “Portami a ballare” e lasciarci trascinare dal suo irresistibile ritmo estivo. Grazie, Kiara, per aver condiviso con noi la tua storia e la tua musica.

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