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In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Ho scelto di vincere”, abbiamo avuto il piacere di intervistare Vi Skin, la talentuosa cantautrice ciociara nota per la sua voce emozionante ei testi incisivi. Dopo il successo di “Amore Incondizionato”, Vi Skin torna a parlare del suo amore per l’Inter, trasformando il tifo in una potente dichiarazione musicale. In questa intervista, scopriamo il processo creativo dietro al brano, le sue ispirazioni e il profondo legame con la squadra nerazzurra.

Bentornata sul nostro magazine, vuoi raccontaci qualche curiosità su di te, prova ad incuriosire i lettori… cercando di portarli ad ascoltare la tua musica.
Ciao! Grazie mille! Sto lavorando a tanti nuovi progetti musicali attraverso i quali racconto le mie passioni e stati emotivi.  Ciò che conta nella musica è avere un’identità, la mia è quella di non identificarmi in un’unica identità. Sono molto legata al concetto di versatilità, amo la musica nelle sue diverse forme, per questo non mi piace incastrarmi esclusivamente in un genere, do un assaggio  tutti gli stili e mi definisco un connubio di tante varianti.Questo, però, non significa che non abbia un genere preferito. Amo la cultura ’hip hop, ho sempre scritto testi hip hop, e nei testi pop che scrivo, si possono sentire tracce di hip hop. Per me, fare musica è creare un coinvolgimento emotivo raccontandomi in maniera autentica e sincera, dicendo sempre ciò che penso, nel bene e nel male. Meglio essere criticata per ciò che sono davvero, piuttosto che essere apprezzata per ciò che non sono. La mia musica parla di situazioni apparentemente comuni vissute in prima persone, di quotidianità, ma proprio in questo contesto che ho scoperto la forza e la grandezza dei dettagli e di quanto, dietro di essi, si possano celare dei veri e propri mondi.La mia musica voglio che sia quella pacca sulla spalla che incoraggi le persone ad affrontare ogni momento con grinta e positività. Ci tengo a trasmettere vicinanza e speranza, è sempre bello sperare, soprattutto quando speri che quel qualcosa accada e tu, fai in modo che accada davvero. La musica è parte integrante della società, che ha bisogno di sentirsi accolta e di rendersi conto, che in fondo, non siamo poi così diversi.

Cosa ti ha spinto a dedicare un intero brano all’Inter dopo il successo di “Amore Incondizionato”?
Amore Incondizionato è un brano attraverso il quale esprimo l’orgoglio di noi interisti di tifare per i nostri colori e l’amare incondizionatamente il nostro club di appartenenza a prescindere dal risultato. Ho pubblicato questo brano due anni fa, proprio quando a vincere lo scudetto furono i nostri “cugini”. Durante i festeggiamenti i nostri rivali storici, milanisti e juventini, ci andarono giù pesante con gli sfottò, ed è così che presi la decisione di pubblicare “Amore Incondizionato” attraverso il quale ho voluto ricordare che noi, a differenza loro, siamo orgogliosi della nostra gloriosa storia e che nessun trofeo potrà mai cancellare le macchie che sono presenti in quella dei loro club di appartenenza. Amore Incondizionato è un inno all’Interismo dal tono ironico e pungente. 

Ho scelto di vincere, invece, è un brano che parla solo dell’Inter, della sua Storia, della tradizione, del senso di appartenenza nei riguardi di questa incredibile e immensa famiglia che porta addosso i colori del cielo e della notte. Il verso iniziale del brano cita Gian Felice Facchetti e Giorgio Muggiani. Quanto è stato importante per te collegare la tua musica alla storia e alle tradizioni dell’Inter?
Tantissimo. “Ho scelto di vincere” volevo che fosse un vero e proprio manifesto di appartenenza, storia, orgoglio e valori che rappresentano il mondo dell’Inter e per farlo, dovevo partire dal principio.

Qual è stata la sfida più grande nel fondere la classicità degli archi con il pop moderno?
In realtà fondere elementi di altri generi musicali è sempre stato fonte di divertimento. Dipende da cosa voglio esprimere e come lo voglio esprimere, in base all’interpretazione che voglio dare a un determinato punto del brano decido quali elementi inserire e quali no.

Come hai coinvolto i tifosi nel processo creativo tramite TikTok e quali contributi ti hanno particolarmente ispirato?
Attraverso un video pubblicato su TikTok, ho chiesto cosa significasse e cosa rappresentasse per loro l’Inter e li ho invitati a darmi in feedback nei commenti. La maggior parte delle persone mi ha menzionato i valori del nostro club, il senso di appartenenza, la storia e la tradizione. E’ stata una bellissima iniziativa, desideravo che ogni tifoso, dal più al più piccino, potesse esprimersi e sentirsi coinvolto; spero sia riuscita a dare voce ai loro sentimenti e spero che si sentano rappresentati da questo brano. In fondo, lo abbiamo scritto insieme.

La scelta della data di rilascio, il 5 maggio, ha un significato particolare per gli interisti. Come mai hai deciso di trasformare questi dati in un simbolo positivo?
Con questo brano, ho voluto trasformare il 5 maggio, una data spesso ricordata con amarezza, in un simbolo di gioia e orgoglio. Quando i rivali cercheranno di ricordarmi questa data con un senso negativo, io risponderò con orgoglio che è il giorno in cui è nato il mio nuovo inno d’amore per l’Inter. La musica è il mio strumento per trasformare le emozioni negative in qualcosa di positivo e duraturo, e con questa canzone ho voluto regalare ai tifosi un motivo in più per amare e celebrare la loro squadra, nel bene e nel male

Nel videoclip, diretto da Federica Di Pasquale, hai scelto luoghi emblematici come il Teatro Marrucino e le vie storiche di Milano. Qual è il significato di questi luoghi nel contesto del brano?
L’intenzione era quella di trasportare visivamente il contrasto tra l’imponenza storica del club e il dinamismo che lo contraddistingue. Questa scelta di location non è casuale: Milano, con la sua architettura storica e le sue vie ricche di innovazione, rappresenta la dualità di una squadra che è al tempo stesso custode di una ricca eredità e protagonista di un presente pulsante di vita. Il Teatro Marrucino, d’altro canto, con la sua eleganza e storicità, richiama l’arte e la passione che animano “Ho scelto di vincere”, offrendo un palcoscenico ideale per esprimere l’essenza di questo inno.

Come descriveresti il legame che unisce i tifosi dell’Inter e in che modo hai cercato di rappresentarlo nella tua musica?
Viscerale, profondo, passionale, unico, vero, sincero, leale, intenso, radicato, intenso.

La tua dichiarazione di voler trasformare emozioni negative in qualcosa di positivo è molto potente. Come riesci a farlo attraverso la tua musica?
La musica funge da filtro, attraverso di lei mi ripulisco e riesco a trasformare in bellezza anche quei sentimenti che sento non starmi bene addosso.

Quali sono i tuoi progetti futuri e come pensi di continuare a celebrare l’Inter attraverso la tua musica?
Ho scritto dei brani nerazzurri che definisco “senza tempo” proprio perchè nella stesura dei due testi non faccio alcun riferimento storico. Possono esseri ripresi in qualunque occasione, quindi non serve scriverne altri. Ora sono concentrata sulla realizzazione del mio primo album che non vedo l’ora di pubblicare!

Siamo giunti alla conclusione dell’intervista. C’è un aspetto che desideri condividere ma che non abbiamo avuto l’opportunità di chiederti? Potresti porti una domanda e condividere la risposta con noi?
No. Forza Inter!

Conclusione

Vi Skin ci ha portato nel suo mondo di passione e musica, dimostrando come l’amore per una squadra possa trasformarsi in un’opera d’arte capace di unire e ispirare. “Ho scelto di vincere” è molto più di una semplice canzone: è un inno che celebra l’identità e la resilienza dei tifosi nerazzurri. Non vediamo l’ora di vedere cosa riserverà il futuro per questa talentuosa cantautrice e il suo continuo viaggio musicale in omaggio all’Inter.

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