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Una bella chiacchierata con Valentina Volpentesta, artista tra i finalisti dell’edizione di quest’anno del contest “Premio Lucio Dalla”. Gli ingredienti che contraddistinguono l’artista sono la potenza della voce in grado di emozionare gli animi,  la passione e la volontà che mette nell’interpretare i suoi brani.
“Forse non è andato tutto perso” è il brano che ha portato al contest, il quale potete trovarlo su tutti gli Store e nelle nostre Playlist. 

Ciao Valentina. Benvenuta sulle nostre pagine… Sei stata tra i semifinalisti del Premio Lucio Dalla. Complimenti davvero per il tuo brano e per la potenza e bellezza della tua voce.
Presentati per i nostri lettori, chi è Valentina nella vita di tutti i giorni? Che differenze ci sono, se ci sono, tra artista e persona?
Beh, questa è una domanda che richiederebbe un bel po’ di tempo 😅  Posso soltanto dire che per certi aspetti non ci sono differenze in quanto sono io e sono vera in entrambe le vesti ma sotto altri aspetti si evince differenza in quanto con la musica esce fuori una parte di me che nella vita di tutti i giorni sta un po’ in disparte, perché timida, razionale, silenziosa.

⁃ Come e quando ti sei approcciata al mondo della musica?

Sono nata con la musica accanto, dentro e fuori di me! Sin dall’età di 5 anni ho partecipato a concorsi canori nella mia città, non sapevo ancora leggere ed imparavo le canzoni ascoltandole più volte dalle famose musicassette. Avevo un mangianastri grigio e nero che portavo sempre con me. Non lo lasciavo per nessuna ragione al mondo. Ho infatti tatuato sul braccio una mini me, riccia con il mangianastri in mano.

⁃ Sappiamo che suoni qualsiasi strumento ti capita tra le mani, qual è il tuo preferito?
Il mio sogno è quello di comprare tanti strumenti e riempire un’intera stanza.. Al momento ho l’ organetto, il pianoforte, tre tamburelli, l’ ukulele, lo djembe, l’ armonica a bocca, oltre a 5 chitarre. Si capisce che amo qualsiasi cosa che emette suono! Ma devo dire quello che preferisco, ok ok … Beh, posso dire che è la chitarra perché ci faccio le serate, perché è comoda, la porto in spiaggia, a casa di amici, e poi, il fatto che la si tiene tra le braccia, poggiata al petto crea un’intimità meravigliosa. ❤️

“Forse non è andato tutto perso”

⁃ Il tuo brano s’intitola “Forse non è andato tutto perso” vuoi raccontarci di questo lavoro? Com’è nato e cosa vuoi comunicare?
L’ ho scritta nel settembre del 2021, non era assolutamente premeditata, ero al piano ed è venuta fuori con tutta la sua forza. È nata velocemente e contestualmente sia il testo che la musica. Così ho sentito la necessità di farla conoscere a quante più persone ed ho aperto le porte della stanza in cui l’ho partorita per far uscire tutte le emozioni che aleggiavano lì dentro. È un inno alla forza e al coraggio che bisogna avere nei momenti in cui ci spegniamo, in cui ci sentiamo falliti, delusi e frustrati.

⁃ Scrivi la frase più significativa di questo brano e se ti va spiegaci il significato.

Soltanto una? E come faccio?! Beh, per non creare malcontento in nessuna di quelle parole che merita rispetto, scelgo il titolo: “Forse non è andato tutto perso” che tra l’altro racchiude il messaggio che ho pocanzi detto.

⁃ Quali sono i tuoi progetti futuri? E cosa ti aspetti dal futuro?
Sono molto curiosa come persona, del resto sono un gemelli, ma del futuro che non ho ancora conosciuto, non ho assolutamente la curiosità di conoscerlo! Non ci penso, è un tempo che per me non esiste, perché sto bene qui nel mio presente e me lo godo.
Il mio motto: “HIC ET NUNC!”

⁃ Hai una voce piena di colori e sfumature, dici che non hai mai studiato canto eppure hai una padronanza che altri non hanno, qual è il miglior complimento che ti hanno fatto?
Dicono che ho la capacità di attirare l’attenzione, di entrare dritta nell’animo della gente, oltre alla capacità comunicativa, empatica. E poi dicono che riesco a far vedere ciò che canto, come se la mia voce fosse una matita capace di disegnare tutto ciò che canto.

⁃ Cosa pensi della musica di oggi?
In macchina suona ancora “Una lunga storia d’amore”, “Margherita”, “Il Carrozzone”, “Sabato Pomeriggio”, ecc. ecc. Ho risposto si? 

⁃ Quali sono i tuoi artisti di riferimento? Ti piacerebbe collaborare con qualcuno?
Sono tutti riferimenti maschili. Sono stata contagiata da Ivano Fossati, Franco Battiato, Renato Zero, Riccardo Cocciante e tanti altri grandi cantautori italiani. Sarebbe un sogno poterci collaborare.

⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta. 
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
A chi vuoi dedicare questo singolo? Lo dedico a tutti coloro che hanno sempre creduto in me perché renderli orgogliosi e fieri è il mio migliore ringraziamento!

 

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