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Con grande piacere vi presentiamo Kallísto,
un nuovo talento di PaKo Music Records, artista romana.
Da sempre appassionata di musica ma senza mai voler condividere la sua musica.
Quest’anno, dopo un incontro casuale, ha voluto tentare ed ora eccoci qui a parlare di lei. 
ph. Olivia Herrera


Ciao Kallísto, benvenuta sul nostro magazine, e complimenti per il tuo brano, è veramente bello.
Presentati a tutti coloro che non ti conoscono, racconta brevemente chi sei e come hai deciso di fare questo passo.
Ciao e grazie per i complimenti! Chi sono. In realtà sono una persona normalissima che si è sempre sentita un pò fuori luogo perché non aveva facilità a comunicare. Poi la scoperta. Ognuno ha un suo modo di comunicare, ed il mio era attraverso la musica. Così ho iniziato a scrivere per necessità, perché era l’unico mezzo che avevo per tirare fuori il caos che mi nuotava dentro. Non avevo intenzione di pubblicare nulla, perché le cose che ho scritto le ho davvero tirate fuori esclusivamente per esigenza. Poi un giorno ho incontrato Patrizia, la proprietaria dell’etichetta PaKo Music Records, che ha ascoltato una mia canzone registrata malissimo col cellulare. Le è piaciuta molto e mi ha spinta a pubblicarla col suo aiuto. Ha creduto fin da subito in me e mi ha dato la spinta a tirare fuori dal cassetto tutte le cose che ci avevo buttato dentro.”

Quando e come ti sei avvicinata alla musica e chi sono i tuoi riferimenti artistici?
Mi sono avvicinata alla musica fin da subito. Tanto per capirci meglio, ho iniziato prima a fischiare e poi a parlare. Mia madre ascoltava ottima musica, mentre mio padre sentiva cose pessime che non sto qua ad esporre per il vostro ed il mio bene ahahaha. Ho video di me a 3 anni che suono con una chitarra finta i Queen. Guardarli mi incantava e sono sicuramente uno dei gruppi che mi ha più segnata. Altri riferimenti artistici arrivano dal rock, Doors, Pink Floyd, Led Zeppelin, The Cure, ma anche dal Gothic Metal, tra cui cito Within Temptation, Epica, Stream of Passion e Nightwish. Non da meno ci tengo a menzionare anche System of a Down, Muse, Rammstein, ma anche musica classica e cantautorato italiano. Di quest’ultimo posso citare Battisti, De André, Battiato, Gaetano e gruppi fortissimi come Afterhours, P.F.M., Le Orme e finisco qui sennò scrivo un papiro infinto e mi smetto di seguire da sola ahahaha.

Cos’hai provato durante questo tuo nuovo percorso, in qualche modo è tutto nuovo per te… che emozioni hai provato?
E’ come se mi sentissi in qualche modo capita. Credevo davvero il mio brano sarebbe stato ascoltato solo da me, le mie amiche e da qualche zio ahahahah Mi sono dovuta ricredere. Non è tanto una questione di numeri. Direi piuttosto per le cose che mi sono state dette da persone che non conoscevo assolutamente e che invece hanno trovato qualcosa in ciò che ho scritto che io neppure sapevo esserci. E’ stato uno scambio bellissimo.

Il tuo brano “Ti auguro l’amore”, ha un testo molto particolare, nel mondo in cui siamo oggi è difficile trovare qualcuno che auguri l’amore a qualcuno che ha amato dopo che sia finita, di cosa parla, com’è nato?
Il brano “Ti Auguro l’Amore” è nato dopo un lungo periodo di sofferenza e introspezione. A volte si vive la rottura di una relazione un pò come un lutto. Poi un giorno, quando meno me lo aspettavo, mi è capitata una foto di questa persona sotto agli occhi. In questa immagine la persona sorrideva, ma aveva la tristezza negli occhi. In quel momento per me è stato tutto chiaro. Io volevo tornasse ad essere felice come quando amava, perché vedere che stava male mi rattristava inspiegabilmente. Proprio in quel momento ho compreso che l’odio si era totalmente dissolto ed aveva fatto spazio ad un nuovo sentimento, il bene. Io volevo il suo bene. E così ho capito che avevo finalmente lasciato andare quella persona. Seppur sembra un testo triste in realtà quelle che lo compongono sono parole che rappresentano evoluzione e libertà. Scrivere di questo, oltre che un’esigenza è stato anche molto naturale. Il brano è venuto da solo e quasi da solo si è scritto sul foglio.

Scrivi la frase più significativa di questo brano… e se ti va spiegaci il significato.
Non ti accontentare mai, che non è vero… che lo vuoi se lo disprezzi.” Questa frase, che credo sia la più significativa per me, racchiude un pensiero che mi accompagna un pò da sempre. Potrei spiegarla, ma credo sia giusto ognuno dia alle parole il significato che sente di dare. Dal canto mio posso solo dire che a mio parere, chi si accontenta non gode, o al massimo gode poco. Chi si accontenta muore. Perché già il doversi accontentare implica il non essere arrivati fin dove si voleva, ma essersi fermati prima.

Quali erano i tuoi sogni da bambina?
Da bambina volevo fare la veterinaria. Poi quando ho visto un animale stare male mi sono pietrificata e mi sono messa a piangere. Ho capito che non era proprio cosa per me. Grande rispetto per chi fa il veterinario. Ma come fate?!?! Eroi.

Che aspettative hai per questo brano?
Non ho vere e proprie aspettative. Non mi interessano i numeri. Spero solo il brano possa essere capito da qualcuno e che in qualche modo possa farlo rispecchiare nelle parole che ho scritto. Alla fine ciò che spero è che arrivi. Anche solo ad una persona o a poche, non mi importa. Mi importa che colpisca forte, nel profondo.

ph. Olivia Herrera

Ti piacerebbe collaborare con altri artisti? Se avessi la possibilità di un duetto, con chi ti piacerebbe?
Mi piacerebbe duettare con diversi artisti. In questo momento, a freddo, dico Salmo. Ma in realtà se mi fermo a pensare potrei fare un elenco bello lungo. Vi risparmio la logorroicità dei miei pensieri. La risparmierei pure a me qualche volta, ma non si può fare.

Progetti futuri?
Cerco di non pensare mai al futuro. Tanto poi gli eventi dirottano sempre le cose verso direzioni inaspettate. Quindi preferisco fare le cose giorno per giorno.

Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
“Direi che può bastare ahahaha. Grazie.”

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Etichetta 
PaKo Music Records

Ufficio Stampa
Music and Media Press

 

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