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Torna a trovarci Mikimas, il giovane artista monzese, che a distanza di pochissimo tempo pubblica un nuovo singolo “Nel mio giro”. Potete trovare questo brano nelle nostre playlist e su tutti i Digital Store, insieme a tutti gli altri suoi brani. 

Ciao Michele, ormai sei un veterano delle nostre pagine, racconta qualcosa di te che non hai ancora svelato…
Ciao! Beh è difficile trovare qualcosa che potrei aver tralasciato (ride ndr). Posso dire di essere rimasto sempre lo stesso Mikimas che avete trovato nelle chiacchierate precedenti, la voglia di rincorrere un sogno è sempre quella e dopo quello che è successo qualche giorno fa (più avanti lo saprete), tale voglia si è raddoppiata.

⁃ E’ difficile fare una nuova intervista, a poco tempo di distanza dall’altra e risultare originali… Hai un aneddoto che ti va di raccontare che non hai ancora detto a nessuno?
Hai detto proprio bene, non è semplice trovare argomenti nuovi nell’arco di poco tempo. Può interessarvi il fatto che il produttore con cui scrivo le canzoni è anche bassista di Luca Sammartino che oltre ad essere anche musicista eccezionale gestisce addirittura l’ufficio stampa grazie a cui abbiamo avuto modo di conoscerci? Vedete come è piccolo il mondo…

⁃ Per quale motivo hai scelto di pubblicare i tuoi brani in un tempo così ravvicinato?
C’è un motivo ben preciso. È importante avere continuità in un progetto, e vedendo e studiando come lavorano anche i cantanti professionisti, quando lanciano un disco nuovo, per tutta la stagione (da settembre a giugno/luglio) lanciando ogni 2-3 mesi un singolo per ricordare in qualche modo che non se ne sono andati via, e che sono ancora lì, pronti a proporre qualcosa di nuovo. Quindi, non avendo un disco (non ancora) da lanciare, ho applicato la stessa strategia con 4 singoli ognuno diverso dall’altro.

⁃ Questo nuovo singolo si intitola “Nel mio giro”, raccontaci di cosa parla e com’è nato questo brano?
“Nel mio giro” nasce dopo un periodo di riflessione personale sulla vita nostra attuale, e ho visto spesso come si cerchi di emulare sempre qualcun altro per sentirsi incluso nella società odierna, quasi avendo paura di mostrare le proprie diversità, della serie: se non ragioni come noi, o non hai i nostri stessi gusti od opinioni, non sei dei nostri. Quindi io voglio lanciare un messaggio di speranza, facendo capire che nessuno sarà mai copia dell’altro; magari avremo tanti valori e caratteristiche in comune, ma in un modo o nell’altro, saranno sempre differenti, proprio perché il singolo individuo è unico, non esiste un sosia con le stesse emozioni, modi fare, pensare e di comunicare.

⁃ Scrivi la frase più significativa del brano…
“Io sono la mia moda e tu la tua tendenza”, credo che sia la migliore ad esprimere il concetto di base di questo pezzo.

⁃ Stai lavorando a qualcosa di nuovo per i prossimi mesi?
Nel mio giro è prevista anche come d’accordo con l’ufficio stampa che sarebbe stato l’ultimo di questo lungo percorso durato parecchi mesi (faccio ancora fatica a realizzare quando un anno fa ancora tutto questo repertorio non esisteva). Ora come ora è giusto prendersi una vacanza (come tutti del resto), poi a settembre si entrerà a gamba tesa con i concerti, poi chi lo sa…

⁃ La cosa più importanti per un artista è farsi conoscere, arrivare alla gente e non c’è nulla di meglio che farlo suonando dal vivo, vediamo che qualche data riesci a farla… che programmi hai per il futuro?
Come anche detto nella domanda precedente, i live saranno il punto cardine dell’anno prossimo; mentre suonerò, avrò anche del tempo per me per riflettere veramente su chi è Mikimas, come si approccia alle persone e che tipo di rocker è.

⁃ Il futuro ti spaventa o ti affascina? Come vivi i cambiamenti?
Io sono uno molto schietto su queste cose, a me il nuovo la maggior parte delle volte spaventa, ma andiamo più nel dettaglio. Quando sei abituato ad una certa cosa, che possa essere una tradizione, o un luogo che vedi ogni anno, o un oggetto che è stato tuo compagno di viaggio, e tutto d’un tratto questa abitudine si interrompe per dar spazio al cambiamento, io ci rimango sempre male, perché se stavo bene come stavo allora non avevo bisogno di cambiare qualcosa. Io ora vivo a Cernusco sul Naviglio, è mi trovo tutto sommato in una realtà che mi fa stare bene, ma dopo più di 10 anni a Segrate… non vi nego che quando ho saputo dai miei la notizia che avremmo cambiato casa, non l’ho presa benissimo…

⁃ Hai conosciuto realtà di altri posti, trovi differenze tra nord e sud? Dacci il tuo punto di vista…
Io adoro il Nord, ha tanti punti culturali e naturali che sono da mozzafiato, ma il sud (e lo dico da milanese nato a Monza) stravince.

Tutta quella vita tra macchia mediterranea e mare mi fa impazzire.

⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta. C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
Domando a me stesso: tutti abbiamo degli idoli a cui ispiriamo essere gli eredi in un certo campo, te se dovessi prendere le redini di un artista quale sarebbe?
Beh ve lo devo pure dire? Luciano Ligabue, mi sento un rocker a modo suo, con una dipendenza forse paragonabile alla sua da palco, e la mia missione è quella di diventare il suo successore nel rock italiano. Oltre ad essere il mio artista preferito ha un suo modo di scrivere le canzoni che non ha eguali: non usa frasi scontate nelle canzoni d’amore, sembra quasi un saggio a leggere i testi. Ecco io voglio distinguermi anche in questo e imparare a scrivere come lui, come scrive Ligabue mi fa impazzire.

 

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