Oggi, sempre grazie ai colleghi di Red Owl Records, incontriamo un’artista davvero interessante, MissMagma con noi per presentare il suo ultimo brano “Mal di tristezza”. Trovate la sua musica su tutti i Digital Store.
Una ragazza di soli 22 anni che ha iniziato a fare musica per un motivo, purtroppo, molto comune.
- Ciao MissMagma, benvenuto sulle nostre pagine… è un piacere farti questa intervista; Raccontati brevemente… chi sei nella vita di tutti i giorni?
Ciao a tutti, mi chiamo Maria Cristina, ho 22 anni e lavoro come barista. - Raccontaci com’è nato il tuo nome d’arte
Allora, MissMagma in realtà nasce come MissM seguendo l’iniziale del mio nome (Maria). Dopodiché sentivo che non era effettivamente mio e che mancava qualcosa… in un periodo della mia vita e a volte anche tutt’ora, ho avuto molta rabbia dentro di me e che riuscivo ad esternare solo scrivendo. Da qui nasce Magma, ossia la lava (la rabbia) che ribolle nel vulcano e sta per uscire. - Com’è nata la tua passione per la musica?
È nata da un evento molto buffo in verità. Quando avevo 10/11 anni un ragazzino che conoscevo mi fece sentire una canzone che si intitola ” Sfoghi di una vita complicata” di Lowlow. Me la fece ascoltare perché nella canzone era presente una bestemmia. Da lì ho iniziato ad ascoltare musica, in particolar modo il rap.
- Il tuo nuovo singolo s’intitola “Mal Di Tristezza” vuoi parlarci di questo brano? Com’è nato e di cosa parla
Il brano nasce fondamentalmente da una discussione avvenuta con una persona a cui sono molto legata. Ero in preda a diverse emozioni in quel momento e decisi di andare a fare una passeggiata per schiarirmi le idee. Tornata a casa ho scritto l’intero brano. Parla di questa persona come se all’inizio fosse con lei, nella sua vita e poi la immagina andar via, infatti nella prima strofa scrive: “se invece di darmi addosso, curassi le mie ferite ?” ; mentre nella seconda dice: “la mia boccata d’aria fresca eri tu prima”. - Scrivici la frase che ha più importanza di questo brano e, se vuoi, spiegaci anche il motivo.
La frase che ho scritto che mi ha sempre colpito è: “sola su una nuvola con un cannocchiale a godermi la vita, quello che in basso non riesco a fare”. Capita spesso che ci ritroviamo in alcune situazioni o sentimenti che non siamo capaci di gestire e questo ci offusca la vista, come se stessimo vivendo la vita ad occhi chiusi. Invece se noi ci distaccassimo o cercassimo di vedere le cose da un’altra prospettiva, da fuori, ci renderemmo conto che ci sono molte cose che ci distraggono dal vivere.
- Pensa alla prima canzone che hai ascoltato di un altro artista? Quali ricordi ed emozioni ti suscita?
Come ho già detto la primissima canzone che mi suscitò delle emozioni fu “Sfoghi di una vita complicata” di Lowlow. Appena la ascoltai rimasi incatata dal testo, da come venivano incastrate le parole e da come suonavano con la base.
- Cos’è per te la tua musica?
La musica per me è come un libro aperto. È “qualcuno” con il quale parlare se non hai nessuno, riflettere e riconoscere te stesso.
- Per quale motivo dovrebbero ascoltare la tua musica, cosa pensi di avere di diverso dagli altri?
Credo di essere molto pura e trasparente nonché una persona che è dovuta crescere precocemente per via di alcune situazioni. La mia musica riflette questo. - Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Izi, Madame, Rkomi, Marra, Fibra e tanti altri
- Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
Cosa ti ha spinto a fare musica?
La solitudine.
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