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Romanzo è tornato a farci riflettere con un nuovo inedito, uscito a dicembre ed oggi si racconta e ci presenta il suo inedito “Lucifer”, un bellissimo brano in collaborazione con Giulia Barbara Pagani e Lyon. 

Ciao Romanzo, felici di riaverti sulle nostre pagine, ma ancora non sei molto conosciuto da noi, presentati brevemente, raccontando qualcosa di te… 
Ciao, grazie per lo spazio che mi dedicate.
Fondamentalmente sono una persona semplice, non ho molte pretese se non quella di inseguire i miei sogni, ho 24 anni e sono papà di una bimba di sei. Viaggio spesso se ho l’opportunità e a breve mi trasferirò in Spagna a vivere nella macchina che ho camperizzato, lavorerò per mantenermi durante il viaggio e sì, sono un’artista, spazio dalla musica alla grafica multimediale, la scuola che ho scelto 

⁃ Come mai hai iniziato a scrivere canzoni? Per quale motivo fai musica?
Ho iniziato inizialmente con le poesie e i temi scolastici alle elementari e mi hanno sempre detto, anche tutt’ora che ho un talento innato per la scrittura, così ho unito le due cose e ho iniziato a comporre le mie prime canzoni all’età di 13 anni.
Il motivo è semplice quanto complesso, si tratta di dare sfogo ai pensieri, alle emozioni è come scrivere su un diario ma in rima e tutti possono leggerlo.

⁃ Siamo a Natale e quasi fine anno… fai un resoconto del 2022 e poi, cosa vorresti trovare sotto l’albero?
Partiamo col dire che non sono mai stato un amante delle feste, in qualche modo, per qualche ricordo vivido mi mettono tristezza quindi non mi aspetto nulla sotto l’albero di Natale, che tra l’altro nemmeno ho fatto perché avendo un cane e due gatti direi che non è il caso. Quest’anno è stato molto intenso sia a livello personale che musicale. Ho scritto e prodotto il mio primo EP in neanche un mese, tutt’ora sono sbalordito se ci ripenso. È stato un anno di crescita, ho conosciuto molte persone, intrapreso diverse collaborazioni e scritto canzoni di cui vado fiero.

⁃ Il tuo nuovo brano “Lucifer” è davvero bellissimo, ha un testo importante, e qui hai collaborato con Giulia Barbara Pagani e Lyon. Parlaci un po’ del tuo singolo, com’è nato, perché lo hai scritto, di cosa parla…
È stato scritto nel giro di poco, dopo che vidi una puntata dell’omonima serie televisiva, non so dirti se mezz’ora o un’ora. Un fatto curioso è che quando sono andato in studio a registrare la demo ci siamo resi conto che era venuta perfetta al primo tentativo, esattamente come l’avevo in testa, con quel tono di voce che percepisci come stanchezza ma allo stesso incazzata (si può dire?).
Il ritornello lo abbiamo scritto in studio, è stato improvvisato, ho cercato su Google le frasi più famose dell’attore (Lucifermorningstar), le abbiamo prese e dato un senso, ha funzionato e sono contento. Questa è arte creativa.

⁃ Scrivi la frase più significativa di questo brano… e se ti va spiegaci il significato
Il brano inizia che dice ” Parlo alla Luna, ballo nel deserto” e questa frase continuavo a ripeterla mentre guardavo la Luna dal balcone di casa mia e descriveva un po’ il mio mood in quel momento, a metà tra un sogno ad occhi aperti e la mia solitudine…si può dire che la Luna ha fatto la sua parte in questa canzone.

⁃ Come nascono le tue collaborazioni artistiche, vedo che ami condividere?
Nascono per caso, a volte succede che seguo un’artista perché il suo stile mi colpisce e gli propongo una collaborazione, la parte più difficile è quando ti ritrovi con più artisti a fare un brano e costruire la strumentale perfetta, in modo che gli stili di tutti diventino una cosa unica, e se ci riesci viene fuori una figata. In questo brano c’è del dark-pop, del rap conscious e del pop cloud, e la  strumentale è cinematica, è davvero spaziale!

⁃ Cosa cambieresti in questo mondo?
Io non posso cambiare il mondo, posso migliorare le persone lasciando pezzi di me in loro  e tutto ciò che mi circonda, mi basta questo per essere in pace con me stesso.

⁃ I tuoi obiettivi per il 2023 quali sono?
Viaggiare, viaggiare e viaggiare. Chissà, magari scriverò una canzone e la produrrò nel luogo in cui sarò… mai dire mai!

⁃ Abbiamo sentito che ti prendi un po’ di tempo per dedicarti ad altro, come mai questa decisione? Ma poi continuerai a fare musica?
I motivi sono tanti, alcuni personali ma fondamentalmente ho bisogno di staccare, è un po’ che ho finito le parole che servono per scrivere una canzone e distrarmi mi farà senz’altro bene.
Continuerò? Non lo so, forse, vedremo. È la musica che viene da te, non il contrario.

⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta. 
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
Il mio sogno, anzi sarebbe più corretto dire i miei sogni… ne ho così tanti che a volte penso che dovrei scrivere una lista per tenerli d’occhio e spuntarli mano a mano che li realizzo. Credo che tutti dovremmo avere una lista scritta, ci aiuterebbe a non perdere di vista ciò che siamo o ciò che vorremmo essere.

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