Torna ancora una volta Massimo Comi, a parlare del nuovo ed estivo brano di Al Vox, intitolato “Magnifico”, dandoci la sua interpretazione analizzandolo punto per punto. Trovate questo bravo su tutti i Digital Store e nelle nostre playlist. Continuate a condividere i nostri articoli e la musica dei nostri artisti, solo così potete dare il vostro contributo alla loro crescita professionale.
Torna l’istrionico e teatrale cantautore Al Vox, con un brano che, sotto le audaci e spensierate spoglie della ballabilità e della godibilità, nasconde nelle sue pieghe una forte critica alla società, perché elenca tutto ciò che per lui sarebbe appunto magnifico, facendo in realtà capire che la vita e il mondo sono tutto il contrario: sarebbe davvero magnifico se tutte le cose belle che cita si realizzassero effettivamente, cosa che invece puntualmente non succede, in una società dominata dall’ipocrisia e dal nichilismo, nella quale le persone non si danno da fare perché le cose migliorino, ma al contrario le accettano per quello che sono, in una sorta di “abitudine al male” da coscienze anestetizzate.
Sarebbe davvero magnifico se la nostra società fosse come quella descritta dal nostro cantautore, che si diletta di nuovo con la sua arma migliore e più pungente, cioè l’ironia, in un elenco di fatti ed eventi, che sotto questo velo presupposto di magnificenza, in realtà sono il vero specchio di ciò che ci circonda e di ciò con cui dobbiamo avere a che fare ogni giorno.
La melodia è anch’essa frutto dell’ironia, del dissacramento, perché è fresca, ballabile, allegra e spensierata: la canzone potrebbe tranquillamente essere ballata in discoteca, se vogliamo dirla tutta: il beat di sottofondo è di carattere elettronico, con sonorità tratte tipicamente dal mondo dance, un mondo dance stralunato e strampalato come solo Al Vox è in grado di offrire all’ascoltatore, con il suo gusto per la stranezza e per ciò che non è convenzionale.
Il ritmo della canzone è piuttosto serrato, sia per la velocità e la rapidità del beat di sottofondo, sia per l’instancabile continuità degli elementi che il nostro artista cita, uno di seguito all’altro, senza appunto soluzione di continuità, ma con una travolgente carica, la quale, ascoltata senza riflettere, appare immensamente ottimistica, ma che sotto sotto nasconde fra le sue pieghe una lista degli avvenimenti negativi che si verificano ogni giorno nel nostro Mondo, ai quali sembra non esserci un apparente rimedio: forse, davvero, solo con l’ironia si può combattere questa tendenza alla malvagità che spopola all’interno della nostra società, solo con il gusto per il grottesco e lo strambo si può rivoltare come un calzino tutto ciò che ci circonda, affermandone l’efferatezza e cercando di divulgarla presso chi ascolta, sotto un velo magnifico, che alla fin fine proprio magnifico non è, anzi è esattamente il contrario.
C’è quindi un evidente contrasto tra l’apparente allegria e spensieratezza del brano e l’allegoria che viene costruita per una società che rappresenta l’esatto opposto di ciò che viene detto: Al Vox è un maestro in quest’arte dell’allegoria, della contrapposizione degli elementi, del contrasto tra l’immediato significato delle parole e il loro significato più profondo e reale.
Il brano parte con una introduzione tipicamente dance, con un beat ossessivo e delle note ripetute che gli fanno da contorno, che appaiono suonate da delle tastiere, in un modo estremamente semplice ed essenziale.
Il beat diviene progressivamente più “effettato”, perché vengono aggiunte delle sfumature sonore che sembrano provenire da un sintetizzatore e che rendono l’insieme realmente ballabile e apparentemente spensierato: questa intro dura diversi secondi, prima che la voce di Al Vox cominci ad esprimersi in parole e nel canto.
Il nostro cantautore parte a spron battuto, senza quasi avvisare, riuscendo a sorprendere l’ascoltatore per l’improvvisa scarica di parole che gli getta addosso: viene da subito eseguito un elenco di elementi magnifici, che si rivelano essere in principio il Mondo, le persone che lo abitano e tutto ciò che le circonda; tutto insomma appare coronato da un’aura di magnificenza che lo rende apparentemente splendido agli occhi di chi lo osserva.
Siamo tutti magnifici, insomma, noi stessi, l’altro e anche ciò che apparentemente sembra non avere un perché: quest’ultimo verso può essere considerato come un preludio a tutta l’iconografia dissacrante che verrà poi espressa dal pezzo nel suo prosieguo.
La voce di Al Vox appare limpida, libera da condizionamenti, autentica: il nostro cantautore questa volta non interpreta, ma canta e parla con quella che sembra essere la sua reale vocalità, senza filtri di sorta e senza allegorie, perché queste ultime sono già presenti in abbondanza nei versi declamati e cantati.
Insomma, viene ribadito che il Mondo, chi lo abita e tutto ciò che circonda gli esseri umani è senza ombra di dubbio magnifico: si ripete ancora una volta che la magnificenza riguarda tutto e tutti, nessuno escluso, andando a toccare anche ciò che apparentemente sembra non avere un perché.
Dopo aver iniziato cantando, Al Vox passa al parlato, senza alterare però in alcun modo la limpidezza della propria voce, la sincerità e la verità con le quali si esprime: è magnifico il Mondo perché è vario, è magnifica la gente perché non ha pregiudizi, è magnifica l’ora perché sembra non finire mai; sappiamo invece che i pregiudizi sono ancora piuttosto radicati nelle menti delle persone e fanno fatica a scomparire, e che il tempo passa in modo velocissimo sotto i nostri occhi e nelle nostre vite.
Viene poi definita magnifica la vacanza, proprio perché è vacanza, quindi relax e riposo, aggiungendo al magnificente elenco anche la vita, perché è senza problemi, cosa che in realtà non è esattamente così: magnifico è anche quello che si possiede di bello e magnifico è il fatto che non desideriamo altro, quando invece la fame di possesso dell’uomo sembra essere infinita.
All’elenco si aggiungono poi la storia perché non ha guerra e la politica perché non è corrotta: tutto ciò porta inevitabilmente l’ascoltatore a riflettere e a dirsi che invece la realtà vera è tutto il contrario, e questo è quello che desidera Al Vox, cioè rivestire di un velo di nobiltà ciò che invece non è affatto nobile, creando un senso di straniamento, che induce a pensare profondamente al vero significato di ciò che si ascolta.
E’ magnifica la gente perché non esclude, quando invece la violenza morale sull’altro è all’ordine del giorno, ed è magnifica la lotta perché è pacifica, quando invece nelle manifestazioni si inseriscono sempre dei gruppi di facinorosi che vogliono solo distruzione e violenza.
Entra nell’elenco anche la festività del Natale, che viene considerata magnifica perché festeggiata da tutti, cosa apparentemente vera, ma negli anfratti di significato della quale si nasconde tutta la superficialità dell’uomo, che aspetta il Natale solo per il suo lato commerciale e perché desidera ricevere regali da amici e parenti.
Viene citata anche la Pasqua, festività che diviene magnifica perché fa risorgere tutti: qui si mostra tutta la potente capacità di Al Vox di dissacrare, non risparmiando dal suo elenco anche ciò che di più sacro possono avere i Cristiani, che secondo lui durante le loro maggiori festività mostrano tutta la propria ipocrisia; una lingua insomma al veleno, che fa vedere ciò che in realtà si nasconde in un’ampia gamma di comportamenti umani.
E’ quindi bello anche il Capodanno, che viene considerato come l’unica esplosione presente nel Mondo, quando invece, oltre ai botti, ci sono le esplosioni delle bombe nelle varie guerre sparse per il globo terrestre.
C’è poi un breve intermezzo danzereccio, ballabile, con un beat e delle sonorità che invitano a muoversi al loro ritmo, unendo l’attrazione esercitata a livello sonoro ad una scanzonata ironicità, con suoni che sembrano provenire da un divertente cartone animato.
Viene poi di nuovo ripreso quello che appare essere il tema principale della canzone, nel quale si dice che tutti noi e il Mondo che ci circonda siamo magnifici, e che quest’aura di magnificenza investe anche ciò che sembra non avere mai un perché, ciò che sembra essere inspiegabile e misterioso, forse perché alla sua base non ci sono delle ragioni immediatamente comprensibili alla mente umana, ragioni che sfuggono al controllo esercitato dalla razionalità.
Questo tema principale viene citato per ben due volte, quasi a rimarcare la sua importanza all’interno del contesto del brano: non si scende nei particolari, ma si dice che in generale tutto si rivela magnifico.
Si apre poi una sorta di dialogo serrato tra due Al Vox, uno che pone una domanda e l’altro che risponde, e questo espediente risulta essere molto interessante, perché crea varietà all’interno del brano e spezza per un po’ il ritmo dominante, portando qualcosa di nuovo, che lascia ancora una volta spiazzato l’ascoltatore.
Si chiede come sia la festa, e la risposta non può che essere che è magnifica, si chiede se piace il mare e la risposta è che ci si va sempre, si parla di montagna e la replica è che si è caduti da lì un po’ di volte; si passa poi ad argomenti di carattere amoroso, con la domanda “Se lei ti dà un bacio, la pensi tutta la notte?”, che riceve come risposta un “Penso di sì” che lascia un po’ di spazio al dubbio.
Si domanda inoltre cosa si pensa del Mondo per tre o quattro volte, ricevendo una risposta quasi stizzita che presuppone che esso sia ovviamente magnifico: l’ultimo “magnifico” viene sillabato in modo scanzonato, per incrementare il senso di ironia presente nei versi e mettersi quasi a prendere in giro ciò che la gente comune pensa, cioè che tutto sia meraviglioso e senza problemi, teoria che alcuni programmi televisivi sembrano incentivare.
Dopo quest’interessante e dissacrante dialogo, che sembra interporsi come alleggerimento del tema principale, quasi fosse un normale dialogo tra amici, tra persone comuni, che parlano di un po’ di tutto, ecco che ritorna quello che appare essere il ritornello, con la magnificenza attribuita a tutte le persone e a tutto il Mondo che le circonda, comprese le cose che sembrano non avere mai un perché.
Esso viene ripetuto, quasi a ribadire che il significato intrinseco della canzone sta proprio in quei versi, versi che vanno a riassumere tutto, inglobando in un’unità complessiva la magnificenza mostrata in tutti i suoi particolari.
Si passa poi ancora ad elencare ciò che è magnifico ed il motivo alla base della sua magnificenza, con una linea melodica di sottofondo che viene resa ancora più scanzonata, ironica e ballabile, arricchita dalla presenza di quelle che sembrano essere delle trombe: si ribadisce che il Mondo è magnifico perchè è strano, perché non tutto va sempre secondo le previsioni, con una dose di imprevedibilità che mette pepe alla vita; questa magnificenza è data anche dal comportamento del Vaticano, e qui si ritorna per un attimo in un contesto religioso, un Vaticano che non indossa mai T-shirt, forse riferendosi al comportamento non sempre irreprensibile, secondo lui, di alcuni suoi esponenti.
Al Vox arriva a toccare poi un argomento molto scottante, dicendo che il Mondo è magnifico anche perché nessuno il sabato sera si concede uno stupro alle due del mattino, quando invece sappiamo che questi episodi di violenza sulle donne sono all’ordine del giorno: il nostro cantautore, a suo modo, arriva a denunciare anche questo male che affligge la nostra società, portandolo alle orecchie del proprio pubblico e facendolo quindi riflettere.
L’atto d’accusa si sposta poi sul mondo dell’informazione, perché il nostro autore prosegue dicendo che il Mondo è magnifico anche perché i giornali dicono il vero: è risaputo che alcune notizie vengono ingigantite e mistificate, per creare un senso di incredulità nelle persone comuni che leggono, e arrivando così a disinformare più che ad informare, e questo è un male, perché un cittadino informato agisce e pensa correttamente.
Le bombe, poi, sono tutte finte, quando invece ci vengono mostrate immagini di distruzione provenienti da molti luoghi della Terra, causate dalle guerre e dagli armamenti sempre più potenti.
Il nuovo anno è alle porte, con la speranza che nessuno si faccia del male: molte persone, a causa dei botti di Capodanno, finiscono all’Ospedale, e questa è un’altra piaga della nostra società, che, per il divertimento di qualche ora, rischia la vita.
Il Mondo è magnifico perché nessun ragazzo si droga, quando invece il problema dell’uso di stupefacenti è ancora ben al di là dell’essere risolto, e molte vite si spengono prematuramente a causa di esso.
Chi ha dei sogni va avanti, e forse questa affermazione si riferisce ai tanti talent show che promettono a molti ragazzi di diventare delle star, lasciandoli poi con un pugno di mosche e con i propri sogni infranti.
In questo senso, c’è un possibilità per tutti, quando invece sappiamo che, ad esempio, alle donne sono preclusi certi ruoli e certe posizioni di potere, in nome di un Mondo prettamente maschile, anche se la situazione ultimamente sta pian piano migliorando.
Inoltre, i padri sono sempre orgogliosi dei propri figli, quando invece ci sono molti conflitti familiari che causano liti, le quali portano spesso ad evoluzioni tragiche in questo senso; a questo proposito, si dice che la pace regna su tutte le persone, quando invece ci sono molti fatti di cronaca a smentire questa affermazione.
Si dice che nessuno critica chi è di colore, quando invece il pregiudizio razziale è ancora fortemente radicato nella nostra società, sia verso le persone comuni che verso le persone famose; in più, nessuno allontana chi la pensa in modo diverso, e anche in questo caso ci sono fatti pronti a smentire questa apparente certezza.
Il Mondo è magnifico perché nessuno litiga alla televisione, quando invece ci sono alcuni programmi, ad esempio “Forum”, nei quali la gente mette in piazza i propri fatti privati e litiga con la controparte (non si sa comunque se si tratti di copioni già scritti o di realtà).
In più, tutto è bello perché nessuno si usa nelle storie d’amore, affermazione anche questa un po’ discutibile, visto il numero di relazioni che finiscono e terminano per volontà di una o dell’altra parte; le favole esistono ancora, ma sono praticamente relegate nei film d’amore, anche se continuano strenuamente a resistere in alcune relazioni, soprattutto in quelle più ricche di denaro, anche se poi il tutto rischia di scoppiare come una bolla di sapone, di rivelarsi illusorio ed effimero.
Tutta questa parte di elenco molto fitto trova conclusione in un’affermazione più grande, che dice che tutto il bello esiste perché il Mondo è magnifico, e quest’ultima parola è sottolineata con un tono di voce più forte e imperioso, quasi urlata, anche se non esente a una componente ridicola, di scherno, in perfetta tradizione Al Vox.
Su questa affermazione si conclude praticamente la canzone, i cui ultimi secondi sono occupati dalla melodia, che, tra il serio e il faceto, va in dissolvenza: sembra di ascoltare una di quelle musiche che vengono utilizzate nelle fiere per attrarre il pubblico; “Venite, gente, venite!”, sembra dirci la linea melodica, perché effettivamente ci troviamo di fronte ad uno spettacolo, ad una caratterizzazione in tono burlesco della nostra società.
Ancora una volta il nostro Al Vox dimostra la propria genialità, perché, mentre dice che va tutto bene, che il mondo è magnifico, fa intendere tutto il contrario, mettendo in campo una critica piuttosto pesante della società odierna, malata di superficialità e indifferenza.
Alla fine, ci resta un’ottima canzone di carattere dance, che attraverso l’uso del controsenso riesce a smantellare la società odierna, riducendola in piccoli pezzetti, ciascuno a suo modo non esente da critica e da demonizzazione.
Il nostro cantautore, forse per la prima volta in assoluto, mostra il proprio tono di voce al naturale: nelle canzoni passate, lo si era sempre sentito parlare e cantare in modo quasi clownesco, come un giullare che faceva divertire le persone, ma che poi si ritrovava solo.
In questa canzone, si rivela dunque la sua vera voce, che in alcuni punti canta senza filtri e senza interpretazioni: devo ammettere che mi è piaciuto il modo in cui Al Vox si è espresso, perché ritengo che abbia un buon timbro vocale e delle ottime capacità di interpretazione.
Il brano è ben prodotto, con un beat di sottofondo essenziale e molto semplice, a volte ripetitivo, come si suole udire quando si ascolta una canzone di carattere dance: vengono di volta in volta aggiunti dei piccoli elementi, che vanno a completare il quadro sonoro, che alla fine, come detto, appare essere quasi una burla, quasi una melodia di solito utilizzata nelle fiere di paese per attirare le persone.
Devo ammettere che Al Vox mi ha stupito anche questa volta, perché secondo me in pochi avrebbero avuto la sua stessa idea, quella cioè di dire che tutto è magnifico, per intendere invece senza se e senza ma che la società odierna è in progressivo disfacimento: in essa, le guerre, la politica, i rapporti complessi tra le persone, la droga e l’informazione, si rivelano essere tutti elementi che contribuiscono a creare una progressiva regressione ad uno stato primordiale, invece che una forte evoluzione verso uno stato superiore e più consapevole.
Ho sempre avuto una personale predilezione per questo artista, proprio perché è sempre riuscito a reinventarsi e non ha mai prodotto una canzone uguale all’altra, cercando di distinguersi in termini di ispirazione e di interpretazione: la genialità si possiede dalla nascita e non può essere creata, inventata, e Al Vox la possiede appieno, utilizzandola a piene mani senza mai sprecarla.
Questa è la qualità principale di un cantautore versatile, elastico, corrosivo e speciale: il miglior modo per riconoscerne il talento è ringraziarlo e pregarlo di continuare su questa strada, proseguendo nella sua opera di inventore di canzoni e di convogliatore di emozioni: ogni volta che recensisco una sua canzone, rimango stupito dal fatto che sia qualcosa di completamente diverso da quanto fatto in precedenza, e questa è una dote che solo i grandi posseggono.
Al Vox, nella realtà musicale italiana, è ormai diventato un personaggio di spicco, grazie alla sua versatilità, alla sua fantasia e alla sua teatralità.
Fortunati noi a poter godere di un talento così cristallino e limpido, che ha trovato la formula giusta per offrire una versione di sé stesso sempre diversa, dando un’immagine estremamente positiva del proprio talento, in grado di affascinare chiunque si trovi ad ascoltare le sue canzoni.
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