Anche questo martedì abbiamo una chiacchierata particolarmente importante per noi di PaKo Music, lui è Gianluca Amore, un artista molto bravo e oggi ci racconta un po’ di sé, della sua musica e del suo ultimo inedito “Senza ragione”, un brano molto intimo per il cantante, molto importante. Andate ad ascoltare la sua musica nelle nostre playlist o direttamente nei suoi canali su qualsiasi Store digitale, e non dimenticate di seguire l’artista.
- Ciao Gianluca, complimenti per il tuo ultimo brano, davvero molto bello.
Presentati brevemente per i lettori che ancora non ti conoscono. Raccontaci qualcosa sulla tua storia artistica e chi è Gianluca amore?
Ciao a tutti, sono Gianluca Amore, e mi piace pensare di essere nato insieme ad una melodia che suona dal 1989, il mio anno di nascita. Sono un ragazzo di 32 anni che vive di musica, sotto varie forme, ho iniziato a scrivere canzoni inedite sui 13/14 anni, e da 19 anni ho iniziato a cantare a livello semi professionale. Dopo anni di studio, esperienze live e di vita, nel 2016 inizio a vivere ufficialmente di musica, diventando insegnante di canto, direttore di coro, e più tardi musicoterapista. Un paio di anni fa ho iniziato a lavorare sul progetto più importante della mia vita, un album di inediti, che vedrà la luce presto; nel frattempo, due figli di questa creazione sono usciti nell’ultimo anno e mezzo e non potrei essere più felice.
- Che differenze ci sono tra Gianluca artista e Gianluca uomo? Soprattutto chi è il “Gianluca di tutti i giorni”?
Credo che l’Artista racconti in maniera poetica chi è l’Uomo, nelle sue fragilità. Come artista, sento di voler comunicare, anche inconsapevolmente, tutte le emozioni, sensazioni, pensieri, frustrazioni, tormenti, che vivo come uomo, nella vita di tutti i giorni. Il “Gianluca di tutti i giorni” è un ragazzo che pensa al lavoro, all’amore, all’amicizia, alla casa. E ogni tanto lascia che l’Artista prenda il sopravvento. - Qual è il tuo più grande pregio e qual è il tuo più grande difetto?
Faccio fatica a stilare una classifica in tal senso, senza sembrare autoreferenziale, ma forse un pregio di cui vado fiero è la gratitudine nei confronti delle persone e situazioni che mi circondano. Il difetto credo sia la pigrizia, che poi si trasforma in incostanza e discontinuità. - Adesso parliamo del tuo ultimo brano, “Senza ragione” com’è nata e di cosa parla? Racconta qualcosa su questo brano.
Senza Ragione è una lettera che ho scritto quando avevo 16 anni. In quel momento ero un adolescente come tanti, che si sentiva diverso, solo, impaurito, non ascoltato. Mi sentivo in gabbia, ma non capivo il perché. L’unico modo per poterlo urlare, ai tempi, era quello di scrivere. Ed è nato il testo più genuino e sentito che avessi mai scritto fino a quel momento. La musica, su quelle parole sincere, si è posata da sola, con naturalezza.
- Questo è brano molto importante per te, è davvero un brano che merita di essere ascoltato… Prova a scrivere due righe invitando gli ascoltatori/lettori delle nostre pagine ad ascoltarlo sugli store
“Senza Ragione” non parla solo di me, ma di tutte le persone che hanno vissuto un grande momento di solitudine, in cui tutto sembra buio e senza via d’uscita, ma con una speranza, quella di vedere la luce del sole. Pensate a questo momento, ascoltatela ad occhi chiusi, e immergetevi nella vostra storia: perché la luce, poi, arriva.
- Come nasce una tua canzone? Da cosa prendi spunto e in che modo avviene il processo di realizzazione di un tuo brano?
Dipende. Ci sono canzoni che partono da un testo (come Senza Ragione) e altre che partono da un’idea melodica, o vocale, o di arrangiamento. Solitamente, arriva una sorta di epifania all’improvviso e, ovunque mi trovi, devo immediatamente registrare quell’idea. Dodichè mi metto davanti al piano, e tutto inizia a prendere forma, fino ad arrivare alla produzione dell’arrangiamento, che nella prima fase, curo io dall’inizio alla fine, per poter ottenere un provino che descriva la mia idea del brano nella maniera più fedele possibile. - Quali sono i tuoi interessi, a parte la musica?
Ultimamente sono molto appassionato di interior design visto che sto cercando casa! Scherzi a parte, mi piace molto viaggiare, stare in acqua, mangiare e sono un campione di pisolini pomeridiani. - Scrivi la frase più importante di questo brano … e se vuoi spiega anche il significato.
Forse, l’unica frase che ho modificato rispetto al testo originale, ovvero “voglio solo urlare che sono diverso da te”. Al dì là del destinatario – ognuno può dedicarla a chi vuole – credo descriva uno stato d’animo di frustrazione, rabbia, dolore, verso una società che molte volte ci vuole diversi da come siamo realmente, cercando di inscatolare la nostra preziosa unicità all’interno di modelli che si fregiano di essere corretti e sani.
- Scontato dire che ci vuole molto impegno e lavoro per ottenere le cose ma cosa ti aspetti dal futuro?
Dopo questo ultimo anno e mezzo senza fine, quello che mi aspetto è di tornare a fare dei live, cominciando a farlo in maniera più strutturata e sistematica.
- Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
Ok, allora mi farei la classica domanda “Cosa faresti se vincessi alla lotteria domani?”
Risponderei che comprerei una casetta di cui mi sono innamorato, per vivere con la persona che amo e per farci un bello studio in cui suonare 25 ore al giorno. Sto proprio invecchiando!
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