Oggi parliamo con un talento raro, lei è Sara Sciarra una cantautrice milanese davvero molto brava, i suoi brani sono intensi e unici, assolutamente da ascoltare, comprendere e farli propri. Potete trovarli su tutti gli store e nelle nostre playlist.
Ciao Sara, bentornata sul nostro magazine, e complimenti per il nuovo brano, è sempre un piacere ascoltarti.
Presentati nuovamente per chi ancora non ti conosce, raccontando brevemente chi sei e il tuo percorso artistico.
Ciao a tutti! E grazie per ospitarmi ancora sulle vostre pagine intanto. Io sono cantautrice/musicista del milanese. Canto e suono da anni, fin dalle scuole medie, ma è solo negli ultimi anni che ho intrapreso una carriera solista con le mie canzoni. La musica è sempre stata presente ma diciamo che ho ignorato la “chiamata” per molto tempo, essendo questa una strada considerata da molti utopistica. Ora però sono pronta!
⁃ I tuoi brani sono sempre particolari. Cosa vuoi raccontare con la tua musica? Qual è il messaggio che vorresti far arrivare?
Vorrei far sì che la gente che ascolta le mie canzoni si diverta nel sentirle, e si ritrovi ognuno a modo proprio nelle storie che racconto.
⁃ Pensi ci sia un segreto per poter avere successo, quindi piacere alla massa? Se sì, quale?
Credo che siano tante cose tutte insieme: un po’ di fortuna non guasta, un’estrema passione in quello che si fa, e proporre qualcosa di innovativo sempre. Le proposte in questi ultimi anni sono sempre tantissime e fare qualcosa di diverso è molto più difficile di quanto si pensi! Spero comunque di scoprire presto cosa serve a me!
⁃ Il tuo brano “Fire Walk With Me”, è davvero molto bello, forse ancora più del precedente… raccontaci di cosa parla? Di come è nato?
È tratto da Fahrenheit 451, un romanzo bellissimo di uno dei miei autori americani preferiti, Ray Bradbury. Un romanzo distopico in cui leggere libri è considerato reato e ci sono degli speciali “pompieri” che hanno un ruolo al contrario: bruciare i libri. La canzone ha come protagonista il fuoco, simbolo di purificazione ma anche peccato. Anzi, si potrebbe dire che il fuoco è proprio diavolo. E la canzone dice questo “Diavolo cammina con me”, Fire walk with me, una citazione da una serie tv degli anni ’80, Twin peaks. La canzone è un momento in cui ci si rende consapevoli di essere accompagnati da qualcosa di negativo, e si sta cercando un modo per gestire questo fuoco, questo diavolo che ci segue.
⁃ Scrivi la frase più significativa di questo brano… e se ti va spiegaci il significato
Credo sia proprio il ritornello:
“It may seem that fire
illuminates the dark
illuminates the heart
but it’s a danger, be aware”
Il ritornello parla proprio del pericolo del fuoco, e del riconoscere il male dove non sembra essercene alcuno.
⁃ Per ora ti abbiamo ascoltato solo in brani in inglese, hai mai pensato di cantare anche in italiano?
Assolutamente sì, ci ho pensato. E’ un limite che devo superare. Per me è molto più semplice in inglese, anche a causa della musica che ascolto, quasi tutta anglofila. Ma è una sfida che mi sono posta, e voglio riuscire presto a scrivere musica con l’italiano. Credo sia molto difficile per me anche perché vorrebbe dire espormi molto di più. Non trovo parole migliori attualmente ma..L’italiano lo capiscono tutti e il testo è la prima cosa che risalterebbe, sarebbe un modo diverso di mettermi a “nudo”.
⁃ Precedentemente ci hai raccontato che saresti uscita con un album, parlaci di questo progetto, cosa dobbiamo aspettarci?
L’anno prossimo uscirà un album con le canzoni dell’Ep rivisitate in chiave orchestrale, quindi con strumenti e ci saranno molti altri inediti. Non vedo l’ora di lavorarci!
⁃ Ti piacerebbe collaborare con altri artisti? Se avessi la possibilità di un duetto, con chi ti piacerebbe?
Mi piace sempre collaborare con altri musicisti, perché escono sempre delle cose molto interessanti. Non so con chi vorrei fare un duetto, ma sicuramente mi piacerebbe accostare la mia voce a una voce maschile. Se qualcuno avesse delle proposte, sappiate che sono disponibile!
⁃ Secondo te, perché la gente dovrebbe ascoltare la tua musica? Pensi di avere qualcosa che ti distingue dagli altri?
La parte insicura di me vi direbbe che non ho niente di speciale, e quella è una parte forte. Ma sto imparando con il tempo a darmi un po’ di valore. Credo di avere un bel timbro, riconoscibile, e credo di fare delle canzoni orecchiabili ma diverse da quello che si possono trovare ora sul mercato (Una fortuna e una sfortuna, dipende!). Credo la gente dovrebbe ascoltarmi perché troverebbero davvero una persona con una passione immensa, se verrete anche ai miei concerti sono sicura lo vedrete di persona!
⁃ Pensa a tutte le esperienze che hai avuto fino ad oggi, c’è qualcosa che ti piacerebbe raccontare, un aneddoto importante o divertente?
Un aneddoto divertente e imbarazzante è quando ho vinto un contest musicale nel paese di Magenta, in provincia di Milano. Sapevo che c’erano degli ospiti importanti in giuria, tra cui il chitarrista dei Lacuna Coil. Insomma, non uno qualunque. Al momento della mia vittoria viene quest’uomo a farmi mille complimenti, dice che vorrebbe vedermi suonare in alcuni dei suoi progetti, ma io non sapevo minimamente che fosse lui ed è proprio in quel momento che faccio una delle figure più grosse della mia vita, ma allo stesso tempo è stata per me una soddisfazione incredibile ricevere un feedback così positivo da un musicista come lui.
⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta. C’è qualcosa che non ti ho domandato ma che avresti voluto ti chiedessi? Puoi farti una domanda e risponderti.
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