Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Nuova intervista per il nostro magazine è alla band veneta, Mendicanti Di Luce, i ragazzi si raccontano per noi e ci presentano il loro ultimo lavoro  “Contro la Parte più Bella”.
Sostenete la musica dei nostri ragazzi, condividendo sempre le notizie e soprattutto i loro brani.

Ciao RAGAZZI, benvenuti sul nostro magazine, e complimenti per questo album… ormai è difficile ascoltare dei musicisti.  
Raccontate qualcosa di voi ai nostri lettori… chi siete, cosa fate, da dove venite?
Ciao e piacere di essere qui a raccontare qualcosa di noi! Siamo i Mendicanti di Luce, band it-rock dalla provincia di Vicenza: abbiamo Laura al basso, Vittorio alla Batteria e Riccardo alla voce/chitarra e piano. Abbiamo all’attivo un album del 2018 “Incipit” ed un recente Ep “Contro la Parte più Bella” e ci piace portare le “storie” che sono racchiuse in essi al pubblico cercando di ampliarlo sempre più.

⁃ Raccontateci come è iniziato il vostro percorso nel mondo della musica?
Ognuno di noi arriva da esperienze diverse Riccardo ad esempio inizia a suonare la chitarra negli anni della scuola media ma arriva a scrivere la sua prima canzone solamente a 20 anni e solo dopo gli studi presso l’accademia di musica di Padova. Laura, anch’essa inizia con la chitarra, suonandola anche per altre band, per poi progressivamente passare al basso, in più recentemente inizia gli studi di canto presso un’insegnante.
Vittorio, che è il più giovane parallelamente alla batteria si avvicina alla musica anche suonando basso e tastiere e sperimentando molto con i suoni e armonie (parte della musica che a volte i batteristi tralasciano!). Ad ogni modo tutto questo mix di influenze poi “entra” nella nostra sala prove e ci permette maggiore creatività!

⁃ Quali sono i vostri riferimenti artistici?
I riferimenti artistici di noi tre sono diversi ma trovano dei punti in comune: Vittorio ha molte band new wave e post punk che potrebbe citare ma, agganciandosi a Laura segnalano anche i CCCP!
Riccardo e Laura (forse vista anche l’età anagrafica simile) possono citare Ministri, Verdena, Tre allegri Ragazzi Morti, Velvet.. Insomma gli anni 90 in Italia!

⁃ Il vostro album si intitola “Contro La Parte più Bella”, mentre il vostro singolo è “Satelliti” raccontateci di cosa parla, com’è nato? Diteci qualcosa di più su questo lavoro….
“Satelliti” in realtà realtà è metafora di un viaggio lontano, tra le stelle. Allontanarsi per riscoprirsi, ma con la mente che ogni tanto torna al passato: il protagonista vaga attraverso lo spazio e tempo, tra epoche lontane e riferimenti all’infinito di Leopardi con l’obiettivo di portare l’ascoltatore a bordo dell’astronave. Completano poi il corredo chitarre decise e letture in pieno stile it-rock.

⁃ Scriveteci la frase più significativa di Satelliti e spiegateci il significato
Citiamo la seconda strofa che contiene riferimenti a “L’infinito” di Giacomo Leopardi:
“Naufragare m’é dolce in questo mare, tra la ragione e la realtà. Jack lo sapeva, e ci aveva avvisato, che è facile perdersi nell’infinità”

⁃ Cosa sperate di ottenere per il vostro futuro? A cosa aspirate?
Per il futuro speriamo di ottenere sempre più ascoltatori nelle nostre canzoni, che diventino pubblico REALE nelle nostre serate. Aspiriamo a concerti in centri sociali / club dove il pubblico è li per sentire musica inedita e quindi magari affamato di novità! Anche suonare a qualche piccolo festival o aprire a qualche nome “semi-noto” per testare l’esperienza di un grande palco!

⁃ Progetti futuri?
Abbiamo musica nuova che vogliamo far sentire, e promuoverla con sapienza! Per poter usare poi questi brani come nuovi “biglietti da visita” per realizzare quanto detto nella precedente domanda.

⁃ Riuscire ad affermarsi oggi con qualcosa che non sia rap/trap è difficile, cosa pensate serva?
A nostro avviso ogni contesto ha il suo pubblico! Nei luoghi dove ci interessa suonare paradossalmente trovano raramente posto esibizioni rap/trap… Poi se si parla dei “grandi ascolti o dei grandi numeri” siamo convinti che forse ad oggi serva nuovamente fiducia nella musica “suonata” e non solo prodotta nello studio. Ormai con semplici software è possibile creare beat molto validi ed orecchiabili con pochi passi e poi in studio armonizzare la voce.. la cosa difficile è studiare uno strumento e suonarlo in sala registrazione!

⁃ E soprattutto al giorno d’oggi la cosa difficile è mantenere il successo che, magari, si ottiene con un brano. Cosa ne pensate voi?
Fare successo con un brano soltanto riteniamo sia “logorante” e stressante psicologicamente per l’artista stesso.. Reggere il peso di una notorietà solamente sulle spalle di una canzone potrebbe far scaturire molte domande tipo: “è stata solo fortuna o causa di una promozione spinta?” “se non sono in grado di ripetermi vuol dire che come artista non valgo davvero quei numeri di ascolti?” o la grande classica “E Adesso?…”

⁃ Siamo arrivati a fine intervista… Domanda a scelta.
C’è qualcosa che non vi abbiamo domandato ma che avreste voluto vi chiedessimo? Potete farvi una domanda e rispondervi.
Grazie per la chiacchierata e lo spazio che ci avete dedicato! Speriamo di incontrarci sotto a un palco! Ci domandano spesso: “Avete un profilo tik tok?” Rispondiamo: no, non la vediamo una piattaforma “a misura di band”; ci troviamo in sala prove una o 2 volte a settimana dunque pubblicare contenuti o altro che riguardino un singolo di noi tre solo per dovere di “buttare qualcosa” neglinaltri giorni non la vediamo come una cosa utile alla nostra causa. Va benissimo certo per gli artisti da soli, dove la loro quotidianità diventa anche la vita dell’artista. Ma una band non ha questa possibilità.

Spotify 


Radio Spotify

Contatti Social MENDICANTI DI LUCE

Instagram
Facebook
YouTube
Spotify

Label 
PaKo Music Records

 

 

Leave a comment

Visit Us On InstagramVisit Us On TwitterVisit Us On FacebookVisit Us On YoutubeVisit Us On Linkedin