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Benvenuti all’intervista esclusiva con Davide Fasiello, un giovane talento musicale nato nel 1998, che ha recentemente presentato il suo ultimo brano strumentale intitolato “Lacrime di Carta”. Attraverso questa composizione, Davide ci invita in un viaggio emotivo, un inno di speranza e resilienza dedicato a coloro che hanno affrontato momenti di fragilità nella vita. Con una formazione musicale versatile che abbraccia il sassofono e il pianoforte, Davide ha dimostrato un’impressionante capacità di creare melodie che trasmettono emozioni universali. Scopriremo i dettagli dietro la sua ispirazione, il processo creativo e la profonda connessione emotiva con “Lacrime di Carta”.

Benvenuto, Davide, e grazie per la tua disponibilità. Oggi sei con noi per parlare del tuo ultimo lavoro, davvero bellissimo. Per favore, presentati brevemente a coloro che potrebbero non conoscerti.
Un caro saluto al team di PaKo Music e a i lettori, grazie per questa opportunità. Io sono Davide, ho 25 anni e da quando ero un bambino ho avuto davvero un grande rapporto con la musica, ho iniziato la mia carriera da musicista a 12 anni iniziando studiare il sassofono e tromba, per poi a circa 17 anni spostarmi al pianoforte, ho sentito come l’esigenza di renderlo mio una volta imbattutomi per sbaglio, diventando il mio strumento principale. Ed è stato grazie a quest’ultimo che ho iniziato a trasporre in musica quello che sentivo, come una sorta di riflesso. Cosi a 22 anni, grazie a dei buoni riscontri e persone che mi hanno sempre sostenuto, ho voluto perseguire ardentemente questa strada portandomi ad iscrivermi in Conservatorio, una delle scelte più salvifiche che mi abbia fatto stare bene con me stesso.

  • Qual è stata l’ispirazione dietro la composizione di “Lacrime di Carta”?   
    Diciamo che la genesi di questo brano è avvenuta subito dopo un avvenimento abbastanza forte e delicato, principalmente per chi questo brano è dedicato più che a me. E’ Scaturito tutto da l’aver assistito una grande persona, non che mia amica, a seguito di un malessere improvviso e abbastanza raro durante un bel momento passato assieme. Sono stati momenti di pura preoccupazione e dispiacere che la mattina dopo mi ha porto a scrivere questo pezzo quasi in automatico, come se la mia mente dovesse smaltire e decifrare tutto quel mix che ho provato durante quella notte. Perciò voglio che questo frammento di musica possa fungere  da porta fortuna affinché non possa più accadergli nulla del genere.
  • Come definiresti il messaggio emotivo che vuoi trasmettere attraverso questa composizione strumentale?
    Lo definirei principalmente come una sorta di chiave che possa in qualche modo innescare in noi stessi il meccanismo di trovare il coraggio, che talvolta sembra sopito o ricoperto da una coltre di paure e insicurezze, perché tutti abbiamo delle fragilità e ritengo che bisogna avere il coraggio di essere fragili in quanto esseri umani, al contrario di ciò che società ci suggerisce. C’è il modo di risolvere qualsiasi cosa.
  • Qual è il significato del titolo “Lacrime di Carta” e come si lega alla tua visione artistica per questa composizione?
    Probabilmente non è un titolo molto ermetico ma l’idea è nata dal fatto che non essendo riuscito ad esternare le mie emozioni in quel preciso istante, queste lacrime avuto modo di trovare il loro posto attraverso il pentagramma.
  • Puoi condividere con noi il processo creativo dietro la realizzazione di questa traccia?
    Uno degli spunti principali più interessanti secondo me è stata la voglia di voler dare ancora più enfasi al concetto di fragilità appunto, volerla farla trasparire in dei gesti che potessero in qualche modo di imitarla. Perciò durante la scrittura e l’esecuzione ho cercato renderle tali attraverso la figurazione quasi percussiva di una sola nota in sottofondo che talvolta non segue una ritmica estremamente precisa, utilizzando piccole “esitazioni” che pensavo potessero rendere la cosa al meglio.
  • Hai menzionato che questa traccia è un inno alla resilienza. C’è una storia personale o un’esperienza che ti ha ispirato a creare un brano con questo tema?
    Temo di aver involontariamente risposto a questo nella prima domanda però, c’è una cosa che mi è sfuggita in fatto di ispirazione e resilienza, ovvero che tutti secondo me hanno un proprio modo di rialzarsi più forti di prima dopo un’esperienza provante e credo che la musica possa essere uno strumento fondamentale per molti. Sono da sempre convinto che dietro ogni ostacolo esista un trampolino di lancio verso una nuova versione di noi stessi. La questione è nel saperlo individuare. Non possiamo subire costantemente le avversità della vita ed esserne sopraffatti. Come persone abbiamo il diritto e il dovere di aspirare a qualcosa di più, capaci di trasformare ogni ostacolo in una opportunità per cambiare, per migliorarci e per conoscerci ogni giorno di più.
    La musica può aiutarci a sviluppare la nostra resilienza personale e spingerci verso nuove mete che, fino ad ora, non avevamo mai preso in considerazione.
  • Come la tua formazione musicale, che comprende lo studio del sassofono e del pianoforte, ha influenzato lo sviluppo di “Lacrime di Carta”?
    In questo caso devo dire che tutto il merito è stato esclusivamente del pianoforte, essendo che la composizione è nata per esso, ho potuto esplorare al massimo delle mie possibilità in modo tale da poter dipingere una sorta di dipinto cognitivo di tutto il mio vissuto. La tecnica applicata, sebbene in stile minimalista, mi ha permesso di rendere il tutto come desideravo e senza stratificazioni di sorta.
  • Hai una preferenza tra la musica classica, minimalista e pop? In che modo questi generi hanno influenzato specificamente questa composizione?
    Nell’ultimo periodo, ho sentito molto più frequente dentro di me, la volontà di esplorare al massimo tutto ciò che il minimalismo può offrire, è una corrente filosofica e uno stile artistico che negli ultimi anni mi affascina in tutti i suoi aspetti. Nella musica minimalista frammenti musicali molto brevi vengono ripetuti e sovrapposti in un continuo che procede per minime variazioni di ritmo, lunghezza, altezza e timbro. L’ascolto della musica minimalista, accompagnato da una particolare concentrazione, può portare ad uno stato di ipnosi, di coscienza meditativa. Prendendo spunti da questi principi, e applicando alcuni stilemi della musica classica e pop ho avuto modo di sviluppare e tutt’ora di star sviluppando un mio modo di fare musica.
  • Oltre alla musica, hai menzionato di studiare Composizione applicata alla Musica Elettronica. Come integrerai questo aspetto nella tua futura produzione musicale?
    Devo dire che in questa ultima parte dell’anno posso ritenermi molto soddisfatto e felice sotto questo aspetto, perché sono attualmente a lavoro ad alcuni progetti di collaborazione. Uno dei quali con il compositore e musicista svedese Marko Zoric, ed un altro sarà un album scritto assieme al compositore londinese Doug Thomas e al mio carissimo amico non che anch’egli compositore, Edoardo Gastaldi. I cui punti focali saranno il sound design e l’accostamento dell’elettronica assieme al pianoforte! Spero possano seguire aggiornamenti a breve.
  • Siamo giunti alla conclusione dell’intervista. C’è un aspetto che desideri condividere ma che non abbiamo avuto l’opportunità di chiederti? Potresti porti una domanda e condividere la risposta con noi?
    Se dovessi pormi una domanda allora mi chiederei… Sapendo ciò che ne è scaturito, torneresti indietro per cambiare qualcosa? Assolutamente No! Volendo esprimere un pensiero che è la base di uno   dei miei prossimi progetti “C’è un cuore di riserva, anche nei giorni più stanchi. La vita può essere capita solo all’indietro, ma va vissuta proseguendo.”

Conclusione:

Concludiamo questa intervista con Davide Fasiello, un artista che ha portato la sua passione per la musica a nuove vette attraverso la creazione di “Lacrime di Carta”. La sua dedizione e la capacità di trasformare emozioni complesse in note melodiche sono testimonianza del suo talento in continua crescita nel mondo della musica. Come ha condiviso con noi la sua visione, speriamo che questa traccia possa ispirare e consolare coloro che attraversano momenti di fragilità, offrendo un raggio di speranza attraverso la magia della musica. Ringraziamo Davide per aver condiviso la sua storia e anticipiamo con entusiasmo le future creazioni musicali che sicuramente ci riserverà.

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