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Con il brano “Borderline”, Quarto ci porta all’interno di una relazione tossica, intensa e distruttiva, dando voce a un racconto profondo e personale attraverso il linguaggio sincero e diretto che lo contraddistingue. Il cantante romano classe 2001 utilizza la musica come valvola di sfogo, come un diario emotivo nascosto in cui riversare tutto ciò che lo attraversa. È proprio da questa esigenza che nasce il pezzo: un’esplorazione della fragilità emotiva, della manipolazione e delle distorsioni dell’amore malato.

“Borderline” segna anche un passaggio evolutivo nel percorso artistico di Quarto: l’allontanamento dallo stile pop-rap degli esordi per abbracciare un synth-pop più maturo, ricercato e coerente con la propria identità artistica. I ritornelli incalzanti, la scrittura tagliente e l’intensità narrativa rendono il brano autentico e coinvolgente, una confessione che si fa arte.

Nonostante qualche pecca nel mix e master, che in alcuni punti rende il suono un po’ soffocato e la voce leggermente coperta, la produzione è comunque efficace e ben strutturata. Il potenziale c’è, e si sente: la melodia è accattivante, il testo colpisce, e la direzione musicale intrapresa è sicuramente quella giusta.

Conclusione: Quarto ci regala un brano potente, autentico e malinconico, che apre la porta su una parte buia delle relazioni umane, trasformandola in una canzone capace di far riflettere e di emozionare. Un progetto che merita attenzione, e che lascia intravedere una crescita artistica significativa.

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